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bero il patronato nel 1286 e la considerarono quasi come cosa loro, la beneficarono, l’arricchirono, la decorarono più e più volte1. Fu soppressa nel 1785 con parecchie altre chiese della città e ridotta a semplice casa. È certo però che prima delle demolizioni, facendovi delle ricerche si troveranno i segni del suo stato primitivo e forse anche degli affreschi che ne decoravano le pareti.
(1) Le dava nome un tabernacolo, tuttora esistente posto sul canto dì Via dei Pescioni già delle Stelle. Il tabernacolo è adorno di un ricco sportello di legno lumeggiato a oro d’un certo gusto artistico e porta l’arme dei Teri che n’erano padroni.
(2) L’attual vicolo dei Teri si diceva Via della Volta de’ Vecchietti.
(3) I Teri, che esistono tuttora, ebbero i loro antichi possessi a Varlungo d’onde sembra fossero originarj e dove Terino di Niccolò fondò uno di quei soliti spedali che le ricche famiglie fiorentine fabbricavano lungo le vie maestre per alloggiare i pellegrini ed i poveri.
(4) Il nome ricordava la singolare tradizione di un diavolo in forma di cavallo che sarebbe apparso in quella località mentre Pier da Verona predicava eccitando il popolo alla guerra contro gli eretici.
- ↑ Il più radicale restauro che certo le tolse la semplicità delle antiche forme, fu fatto nel 1584 a spese del ricchissimo e munificentissimo Senatore Bernardo Vecchietti che in questi lavori si valse dell’opera dell’artista suo protetto, di Giambologna, che doveva al Vecchietti la sua fortuna d’artista