Storie incredibili/Ad una morta
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Traduzione dall'inglese di Baccio Emanuele Maineri (1869)
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Ad Una Morta
Io raccolsi, l’estremo anelito del tuo cuore, e ti chiusi i lumi, omai vitrei, nel sonno del sepolcro, e ti racconciai la chioma ambro-filata, che giù giù ti cadeva a cerfuglioni con la venustà della morte, ch’è mistico veicolo di venustà immortale.
Dappoi, ornata della verginale tua vesta, ti deposi nella bara, coronata di semprevivi e di viole; e, le mani al sen conserte e pertinacemente socchiusa la pupilla, sembravi, pur nella salma, anela di Dio; — il tuo era il riposo delle vergini benedette.
In fine, cominciò l’uffizio pietoso del seppellitore...
Così un anno estinse tre vite fraterne. — A Custoza, Carlo; a Lissa, Luigi — giornate fatali all’Italia — d’inettezza, di viltà e di eroismo. E a te il male del cuore svegliava il morbo che non perdona.
1866!
Religione ed affetto mi fanno oggi dovere di quì rammentarti.
Spirito celeste, vale!
- Milano, 7 settembre.
Il Traduttore.