Storia di Torino (vol 2)/Avvertimento
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AVVERTIMENTO
Il titolo di quest’opera non mi chiamava, è vero, a descrizione di cose presenti, ma sì a ricordi e memorie ed aneddoti; ed io ho sicuramente senza risparmio di fatica cercato di adempiere l’obbligo mio. Ma nel mondo di minutezze in cui mi avvolgeva, troppo facile era il dimenticare anche nozioni di qualche importanza, ned io sperai di fuggire questo difetto. Giunto al termine dell’opera m’accorgo di non aver fatta memoria dello spedale de’ Ss. Maurizio e Lazzaro (via della Basilica) ricostrutto nel secolo scorso sui disegni dell’architetto Feroggio, e governato adesso con ordini perfetti, con suprema nettezza e con abdondanza cavalleresca. Non ho parlato dello stabilimento de’ sordo-muti, fondato dal signor Scagliotti, mutato da qualche anno in Instituto Regio; di tante sale d’asilo e scuole infantili; del teatro in via di Po, chiamato prima Gallo, poi Ughetti, infine Sutera; nè de’ nuovi teatri Gerbino e Sales; nè dell’Associazione agraria; nè della chiesa parrocchiale che si sta costruendo in Borgo Nuovo, nè dello spedal militare che si costruirà verso il talentino; nè delle isole che occuperanno il lato orientale del Campo di Marte; nè di altre opere o già cominciate o solo approvate che nobiliteranno questa nostra città. Per una parte mi valga di scusa il titolo dell’opera che non consente una descrizione di cose presenti, ma solo una memoria di cose passate; per l’altra mi si conceda l’indulgenza che niun animo cortese ha mai ricusato ad un autore di buona volontà.
FINE DELL’OPERA.