Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano/Avvertimento

Avvertimento

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Dedica Cenni sopra la vita di Edoardo Gibbon

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AVVERTIMENTO

Io ti presento, o Lettore, la Storia della Decadenza e Rovina dell’Imperio romano, scritta da Odoardo Gibbon, ed ora interamente e fedelmente trasportata dall’originale inglese nella lingua italiana. Non una idea, non una parola importante, venne ad essa tolta, mutata od aggiunta. Il testo a cui mi sono attenuto, è quello impresso da Strahan e Cadell, in Londra, colla data del 1791 in 8.°, ottima e sicura edizione, di cui fa cenno l’Autore nelle sue Memorie.

Di due parti è composto il mio lavoro: una comprende l’emendazione de’ volumi di questa Istoria, già pubblicati in italiano colle stampe di Pisa, per opera di monsignor Fabbroni1: l’altra risguarda i rimanenti volumi, da me per la prima volta recati nella nostra favella.

Intorno a questa seconda parte non moverò parola. A te spetta, o Lettore, di giudicare la mia fatica. Ti prego soltanto a por mente che essendomi fatto continuatore di una traduzione, non ho potuto nè dovuto governarmi come se fossi stato l’unico traduttore di tutta l’Opera. [p. viii modifica]

Per rispetto al racconciamento della Traduzione Pisana, avvertirai che la prima mia cura fu intesa a confrontare, linea per linea, parola per parola, il testo italiano col testo inglese2, onde restaurare le numerose imperfezioni e troncature di quello, raddrizzarne le rilevanti diversità, ed emendarne i notabilissimi errori3. Mi diedi poscia a ripulirne lo stile, ma confesso di non aver moltissimo esercitato la lima, tranne intorno al primo tomo, di cui ho dovuto rifare le intere pagine4. Gli altri tomi mi apparvero lodevolmente tradotti, per quanto concerne la qualità del dire, e se non sempre esprimono l’enfasi dell’originale, spiccano tuttavia per una chiarezza che di rado s’incontra ne’ volgarizzamenti ricavati dalle lingue settentrionali.

Altra cosa ora debbo soggiugnere. Lo scetticismo di Odoardo Gibbon in materia di religione, ha tirato addosso a lui molte veementi censure. Tra suoi avversari, splende primissimo Nicola Spedalieri, celebre autore dei «Diritti dell’Uomo», e rivale ben degno di starsi a fronte di un tanto istorico e filosofo. Per tranquillare le menti, ed opporre, come altri dice, l’antidoto al veleno, ho messo in fine al capitolo 16.° il Compendio della Confutazione di Gibbon, scritta dall’Apologista della Chiesa Romana. Le tre Lettere dirette ai signori Foothead e Kirk, Inglesi cattolici, [p. ix modifica]seguiteranno il capitolo 25.°, e con ciò sarà provveduto ai timori dei più riguardosi.

Avrei potuto inserire moltissime note di erudizione, giovandomi a tal fine dei lavori di varj cospicui stranieri. Ma sì abbondanti già sono quelle dell’Autore, che non ho giudicato opportuno di seppellire il testo sotto le note; a mi sono ristretto ad apporne alcune pochissime e brevissime che troverai impresse in corsivo. Di queste sole mi si aspetta il rendere conto. Potrebbe avvenire che nel corso della stampa fossero richieste alcune altre postille, alle quali sin dal presente dichiaro di non aver parte veruna. Le materie teologiche non sono di mia pertinenza, nè voglio che alcuno abbia ad applicarmi la nota sentenza di Apelle.

Davide Bertolotti


Note

  1. Il Fabbroni, a quanto ne viene scritto da Pisa, non v’ebbe altra parte che nella spesa. Il primo tomo fu volgarizzato dal Gonnella. Gli altri tomi, dal 2 al 10, ebbero il professore Foggi per traduttore. La versione Pisana conduce l’Istoria del Gibbon sino alla disgrazia di Belisario.
  2. Il traduttore Pisano ha seguito la prima edizione di Londra, che fu poscia riveduta ed accresciuta dall’Autore come egli stesso ne avverte:
    The History of the Decline and Fall of the Roman Empire is now delivered to the Public in a more convenient form. Some alterations and improvements had presented themselves to my mind ecc. April 20, 1783. Pag. viii dell’edizione inglese sopra citata.
  3. Esempi d’imperfezioni.

    Tomo 1.° pag. 3 ediz. ingl.

    The experience of Augustus added weight to these salutary reflections, and effectually convinced him, that, by the prudent vigour of his counsels, it would be easy to secure every concession, which the safety or the dignity of Rome might require from the most formidable Barbarians.

    Nella traduzione Pisana manca tutto il segnato in corsivo.

    Tomo I.° pag. 400 ediz. ingl.

    Montesquieu, Grandeur et Decadence des Romains. C. VII. He illustrates the nature and use of the censorship with his usual ingenuity and with uncommon precision.

    Manca tutto il passo.

    Tomo 1.° pag. 444, cap. X ediz. ingl.

    This singular character has, I believe, been fairly transmitted to us. The reign of his immediate successor was short aud busy; and the historians who wrote before the elevation of the family of Constantine, could not have the most remote interest to misrepresent the character of Gallienus.

    Manca tutto il passo.

    Tomo II.° pag. 42 ediz. ingl.

    Though the camel is a heavy beast of burden, the dromedary, who is either of the same or of a kindred species, is used by the natives of Asia and Affrica on all occasions which require celerity. The Arabs affirm, that he will run over as much ground in one day, as their fleetest horses can perform in eight or ten. See Buffon hist. naturelle, t. XI p. 222 and Shaw’s Travels, p. 167.

    Manca tutto il passo.

    Tomo II.° pag. 303 ediz. ingl.

    The testimony of Justin, of his own faith and that of his orthodox brethren, in the doctrine of a Millenium, is delivered in the clearest and most solemn manner (Dialog cum Tryphonte Jud. p. 177, 178, edit. Benedictin.). If in the beginning of this important passage there is any thing like an inconsistency, we may impute it, as we think proper, either to the author or to his transcribers,

    Manca tutto il passo.

    Esempi di mutazioni e riforme.

    Tomo I.° pag. 78 ediz. ingl.

    The spirit of improvement had passed the Alps, and been felt even in the woods of Britain, which were gradually cleared away to open a free space, for convenient and elegant habitations. York was the seat of governement; London was already enriched by commerce; and Bath was celebrated for the salutary effects of his medicinal waters.

    Traduzione Pisana.

    Lo spirito di miglioramento avea passato le alpi, e si sentiva ancora nei boschi della Britannia. York era la sede del Governo, e già Londra si arricchiva col commercio.

    Detta Traduzione emendata.

    Tomo I.° pag. 86.

    Lo spirito di miglioramento avea passato le alpi, e si sentiva perfino nei boschi della Britannia, che a poco a poco venivano scomparendo per dar luogo a comode ed eleganti abitazioni. York era la sede del Governo, Londra già si arricchiva col commercio, e Bath era celebre pel salutare effetto delle medicinali sue acque.

    Tomo I.° pag. 411 ediz. ingl.

    The consciousness of his decline engaged him to share the throne with a younger and more active associate: the emergency of the times demanded a general no less than a prince; and the experience of the Roman censor might have directed him where to bestow the Imperial purple, as the reward of military merit. But instead of making a judicions choice, which would have confirmed his reign and endeared his memory, Valerian, consulting only the dictates of affection or vanity, immediatey invested with the supreme honours his son Gallienus, a youth whose effeminate vices had been hitherto concealed by the oscurity of a private station. The joint governement of the father and the son subsisted about seven, and the sole administration of Gallienus continued about eight years. But the whole period was one, uninterrupted series of coufusion and calamity.

    Traduzione Pisana.

    Forse le circostanze dei tempi richiedevano i talenti di un soldato, non meno che le virtù di un Censore: ma l’intero regno di Valeriano, che insieme con quel di Gallieno suo figliuolo, collega e successore, durò quindici anni, fu una continua serie di confusione e di calamità.

    Detta Traduzione emendata.

    La conoscenza del suo declinare lo trasse a dividere il trono con un più giovine e più attivo collega: le necessità de’ tempi chiedevano un Generale non meno che un Principe; e la sperienza del romano Censore avrebbe dovuto guidarlo nel conferire la porpora imperiale a chi la meritasse, qual ricompensa di guerriere virtù. Ma in cambio di fare una giudiziosa scelta, che avrebbe assodato il suo regno e fatto amare la sua memoria, Valeriano, non consultando che i dettami dell’affetto o della vanità, immediatamente investì de’ supremi onori il suo figliuolo Gallieno, giovane i cui effeminati vizj erano fino allora rimasti ascosi dall’oscurità di una condizione privata. Il governo congiunto del padre e del figlio durò circa sette anni, e l’amministrazione sola di Gallieno continuò circa ott’anni. Ma tutto quel periodo di tempo fu una serie non interrotta di confusione e di calamità.

    Tomo I.° pag. 443 ed. ingl. But as the use of irony may seem unworthy of the gravity of the Roman mint, M. de Vallemont has deduced from a passage of Trebellius Pollio (Hist. Aug. p. 198) an ingenious and natural solution. Galliena was first cousin to the emperor. By delivering Africa from the usurper Celsus, she deserved the title of Auguste. On a medal in the French Ring’ s collection, we read a similar inscription of Faustina Augusta round the head of Marcus Aurelius. With regard to the Libique Pax, it is easily explained by the vanity of Gallienus, who seized, perhaps, the occasion of some momentary calm. See Nouvelles de la Republique des Lettres, Jauvier 1700, p. 21-34.

    Traduzione Pisana.

    Ma siccome l’iroaia sembra indegna della gravità della moneta romana, perciò il sig. di Vallemont da un passo di Trebellio Pollione, (Stor. Aug.) deduce il contrario.

    Delta Traduzione emendata.

    Ma siccome l’uso dell’ironia sembra indegno della gravità della moneta romana, il sig. di Vallemont da un passo di Trebellio Pollione (Stor. Aug.) ha dedotto una spiegazione ingegnosa e naturale. Galliena era cugina prima dell’Imperatore. Avendo liberato l’Affrica dall’usurpatore Celso, ella meritossi il titolo di Augusta. Sopra una medaglia esistente nella raccolta del gabinetto del Re (di Francia), si legge una iscrizione simile di Faustina Augusta intorno alla testa di Marco Aurelio. Quanto all’Ubique Pax, si spiega facilmente colla vanità di Gallieno, il quale forse avrà colto l’occasione di qualche momentanea calma. Vedi Nouvelles de la Republique des Lettres. Gennaio 1700, pag. 21-34

    Esempj di errori.

    Tomo I.° pog. 299 ed. ingl.

    And his wanton and ill-timed (intempestiva) cruelty.

    Trad. Pisana.

    E la sua sfrenata e mal temuta crudeltà.

    Tomo I.° pag. 329 ed. ingl. The aera of Seleucus appears as late as (comparisce fino a) the year 5o8, of Christ 196, on the medals of the Greek cities.

    Trad. Pisana.

    L’era di Seleuco par che combini con l’anno 508 di Cristo 196 sulle medaglie delle città greche, ec.


    Tomo I.° pag. 405 ed. ingl.

    The high-spirited (magnanimi) barbarians preferred death to slaverj.

    Trad. Pisana.

    Gli altri Barbari preferirono la morte alla schiavitù.

    Tomo I.° pag. 442 ed. ingl.

    A useful (utile) commander.

    Trad. Pisana.

    un inutile comandante.

    Tomo II.° pag. 40 ed. ingl.

    —— robbers, who watched the moment of surprise, and eluded (deludevano) the slow pursuit of the legions.

    Trad. Pisana.

    ladri, i quali aspettavan il momento della sorpresa, e determinavano la direzione delle legioni che lentamente li seguitavano.

    Tomo II.° pag. 196 ed. ingl.

    He must secretely (segretamente) have despised.

    Trad. Pisana.

    Nè deve in seguito avere disprezzata.

    Tomo II.° pag. 164 ed. ingl.

    This strange contradiction (contraddizione) puzzles the commentators, who think (pensano) and the translators who can write.

    Trad. Pisana.

    Questa strana espressione imbroglia i commentatori che spiegano, ed i traduttori che possono scrivere.

    Tomo II.° pag, 196 ed. ingl.

    Expected, without (senza) impatience.

    Trad. Pisana.

    Attendeva con impazienza.

    Non si allegano che questi pochissimi esempj di mancanze, di mutazioni e di errori, esempj tratti unicamente dal tomo 1.° e dal 2.° Si può tnttavia per essi argomentare l’importanza delle nuove correzioni che ascendono apiù centinaia. Vi hanno pure nella Traduzione Pisana alcuni passi in cui ti fa tenere all’Autore un linguaggio affatto diverso dal suo.

    Esempio.

    Tomo I.° pag. 76.

    The second must strike every modera traveller(*).

    Trad. Pisana.

    Il secondo deve perdonare ad uno scrittore inglese.

    (*) Il secondo dee colpire ogni viaggiatore moderno.

    Aggiungasi a tutto ciò le riguardevoli mutilazioni che disfigurano quella traduzione, come può vedersi nel Capitolo XVI.

  4. Esempio di rifacimento.


    Tomo I.° principio del capitolo III. The obvious defìnition of a monarchy seems to be that of a state, in which a single person, by whatsoever name he may be distinguished, is entrusted with the execution of the law, the management of the revenue, and the command of the army. Bnt, unless public liberty is protected by intrepid and vigilant guardians, the authority of so formidable a magistrate will soon degenerate into despotism. The influence of the clergy, in an age of superstìtion might be usefully employed to assert the rights of mankind; but so intimate is the connexion bethween the throne and the altar, that the banner of the church has very seldom been seen on the side of the people. A martial nobility and stubborn commons, possesscd of arms, tenacious of property, and collected into costitutional assemblies, forms the onlybalance capable of preserving a free constitution against enterprises of an aspiring prince.

    Traduzione Pisana.

    Una Monarchia secondo la generale definizione è uno Stato, in cui ad una sola persona, venga questa con qualsiasi nome distinta, si affida l’esecuzione delle leggi, la direzione dell’entrate, ed il comando dell’armi. Ma se la pubblica libertà non è protetta da intrepidi e vigilauti custodi, l’autorità di un magistrato così formidabile presto degenera in dispotismo. In un secolo di superstizione, il genere umano per assicurare i suoi diritti avrebbe potuto servirsi dell’influenza del clero: ma il trono e l’altare son tanto connessi, che raramente lo stendardo della Chiesa si è visto alla testa del Popolo. Una nobiltà guerriera e un popolo inflessibile padrone delle armi, tenace del diritto di proprietà, e raccolto in regolari adunanze formano la sola barriera, che possa continuamente resistere agli attacchi perpetui di un Principe ambizioso.

    Detta Traduzione emendata.

    Una Monarchia, secondo la definizione che più facile presentasi, è uno Stato, in cui ad una sola persona, venga questa con qualsisia nome distinta, si affida l’esecuzione delle leggi, il governo dell’entrate, ed il comando dell’armi. Ma se la pubblica libertà non è protetta da intrepidi e vigilanti custodi, l’autorità di un magistrato così formidabile tralignerà in dispotismo fra breve. In un secolo di superstizione l’influenza del clero potrebbe utilmente servire a sicurare i diritti del genere umano: ma il trono e l’altare sono sì strettamente connessi, che di rado lo stendardo della Chiesa si è vedutoa sventolare dal lato del Popolo. Una nobiltà guerriera ed un popolo inflessibile, padrone dell’armi, tenace del diritto di proprietà, e raccolto in adunanze secondo la legge, formano il solo contrappeso atto a sostenere una costituzione libera contro le usurpazioni di un Principe ambizioso.