Pagina:Rivista italiana di numismatica 1888.djvu/314: differenze tra le versioni

 
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R/ — '''DIANA EPHESIA'''.<br/>
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La Diana d’Efeso di fronte fra due cervi.
La Diana d’Efeso di fronte fra due cervi.
{{A destra|(Tav. VII, N. 4).}}
{{A destra|({{Pt|[[../332|Tav. VII]]|[[../Tavola II|Tav. VII]], N. 4).}}


Tipo piuttosto barbaro e suberato.
Tipo piuttosto barbaro e suberato.


<{{Centrato|small>MEDAGLIONE DI BRONZO.</small>
{{Centrato|<small>MEDAGLIONE DI BRONZO.</small>


(Diam. mill. 36).}}
(Diam. mill. 36).}}
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R/ — Anepigrafe.<br/>
R/ — Anepigrafe.<br/>
Bacco ignudo e Apollo seminudo seduti su di un carro a destra sono tirati da una pantera e da una capra. Bacco appoggiandosi sul gomito destro tiene il tirso, Apollo seduto alla sinistra suona la lira volgendosi a lui. Sulla capra cavalca Cupido e suona un doppio flauto.
Bacco ignudo e Apollo seminudo seduti su di un carro a destra sono tirati da una pantera e da una capra. Bacco appoggiandosi sul gomito destro tiene il tirso, Apollo seduto alla sinistra suona la lira volgendosi a lui. Sulla capra cavalca Cupido e suona un doppio flauto.
{{A destra|(Tav. VIII, N. 1).}}
{{A destra|({{Pt|[[../334|Tav. VIII]]|[[../Tavola VIII|Tav. VIII]], N. 1).}}


Questo bellissimo medaglione usci dal Tevere pochi mesi sono; di bella quantunque non perfetta conservazione è completamente spattinato come tutti i bronzi che provengono dal Tevere. Il rovescio, formante un quadro pieno d’arte e di poesia, e degno della migliore epoca romana, era conosciuto in due medaglioni di Antonino Pio, uno descritto al N. 48 del Supplemento alla prima Edizione del {{AutoreCitato|Henry Cohen|Cohen}} (divenuto il N. 1153 della nuova) e l’altro da me nella ''Gazzetta Numismatica'' di Como (1886); ma è<span class="SAL">314,1,</span>
Questo bellissimo medaglione usci dal Tevere pochi mesi sono; di bella quantunque non perfetta conservazione è completamente spattinato come tutti i bronzi che provengono dal Tevere. Il rovescio, formante un quadro pieno d’arte e di poesia, e degno della migliore epoca romana, era conosciuto in due medaglioni di Antonino Pio, uno descritto al N. 48 del Supplemento alla prima Edizione del {{AutoreCitato|Henry Cohen|Cohen}} (divenuto il N. 1153 della nuova) e l’altro da me nella ''Gazzetta Numismatica'' di Como (1886); ma è<span class="SAL">314,1,</span>