Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/191: differenze tra le versioni

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Scenderà su’l tuo capo il mio perdono. —
Scenderà su’l tuo capo il mio perdono. —
— Di perdon parli e di pietà, proruppe
{{R|410}}— Di perdon parli e di pietà, proruppe
Disdegnoso l’Eroe, tu che di tutte
Disdegnoso l’eroe, tu che di tutte
Le sciagure de l’uom colpevol vivi?
Le sciagure dell’uom colpevol vivi?
Ma stolta è l’ira: ombra tu sei di nume,
Ma stolta è l’ira: ombra tu sei di nume,
Sol vivente in parole; ond’è, che irato
Sol vivente in parole; ond’è, che irato
Non ti temo, e pietoso io ti dispregio.
{{R|415}}Non ti temo, e pietoso io ti dispregio.
Lasciami adunque a le mie cure: avranno
Lasciami adunque alle mie cure: avranno
Pace le genti, e non da te; nè pace
Pace le genti, e non da te; nè pace
Neghittosa e servil; di guerra stanco
Neghittosa e servil; di guerra stanco
L’uom non sarà pria di saper che vuota
L’uom non sarà pria di saper che vuota
Larva sei tu senza subbietto, e quale
{{R|420}}Larva sei tu senza subbietto, e quale
Or t’addimostri al guardo mio. Potessi
Or t’addimostri al guardo mio. Potessi
Questi sordi, confitti arbori intorno
Questi sordi, confitti arbori intorno
In uomini cangiar! Vedrían qual vana
In uomini cangiar! Vedrían qual vana
Risibil cosa e imbelle ombra tu sei! —
Risibil cosa e imbelle ombra tu sei! —
Tacque, e torse le spalle. Un vampo d’ira
{{R|425}}Tacque, e torse le spalle. Un vampo d’ira
Salì al volto del Nume; e la bollente
Salì al volto del Nume; e la bollente
Rabbia del cor tutta in un punto avría
Rabbia del cor tutta in un punto avría
Fuor versata nei detti, ove non fosse
Fuor versata nei detti, ove non fosse
Sopravvenuta al suo pensier la luce
Sopravvenuta al suo pensier la luce
D’un prudente consiglio. A mala pena
{{R|430}}D’un prudente consiglio. A mala pena
Ei si contenne, e gl’iracondi sguardi
Ei si contenne, e gl’iracondi sguardi
Figgendo al suol, morse le labbra, e disse:
Figgendo al suol, morse le labbra, e disse:
— Sei forte, il so; ma de la tua fortezza
— Sei forte, il so; ma della tua fortezza
La superbia è maggior, minore il senno.
La superbia è maggior, minore il senno.
Odimi; sai, che da nemico petto
{{R|435}}Odimi; sai, che da nemico petto
Sorge talora util consiglio, e saggio
Sorge talora util consiglio, e saggio
Io non dirò chi lo rifiuta. Ha un segno
Io non dirò chi lo rifiuta. Ha un segno
Anche l’ira dei forti, e chi si ostina
Anche l’ira dei forti, e chi si ostina
A produrla oltre inutilmente, indegne
A produrla oltre inutilmente, indegne
Sciagure ad altri, e a sè perigli ordisce.
{{R|440}}Sciagure ad altri, e a sè perigli ordisce.
Or credi a me: son paventose e fiacche
Or credi a me: son paventose e fiacche
L’anime umane, e han di servir mestieri.
L’anime umane, e han di servir mestieri.