Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/86: differenze tra le versioni

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i tuoi baci;
Ella il vede, ella il sente: ad una ad una
Fan le audaci parole a lei ritorno,
Qual nel tiepido ottobre all’ora bruna
{{R|20}}Tornan le pecchie argute al lor soggiorno;
Ecco, ei le parla della sua fortuna,
Muto or la guarda, or le si asside intorno;
Ed ella, a par di bianca aerea face,
Trema a quei detti, e d’ascoltar le piace.

{{R|25}}Sorse alfine; e dell’ombre impazíente
Gli opposti vetri alle fresche aure aperse.
Diradavasi il cielo ultimo, e lente
Cedevano al mattin le stelle avverse;
Un zeffiro gentil dall’oríente
{{R|30}}Le vaghe ali movea di brine asperse,
E dalle screzíate, umide aiuole
Dolci olezzi traea, dolci parole.

Diceva all’aura il fiore: — Aura pietosa,
Che mi porti le brine alme e vivaci,
{{R|35}}Deh! per poco su me l’ali riposa
L’ali dolci così, così fugaci;
Tu in sen mi svegli ogni virtù nascosa;
Son mia vita ed amor solo i tuoi baci;
Deh! se posar non puoi rompi il mio stelo;
Deh! se posar non puoi rompi il mio stelo;
Che teco io venga a spazïar pe’l cielo! —
{{R|40}}Che teco io venga a spazíar pe’l cielo! —

— Sorgi, dicea con lamentevol grido
— Sorgi, dicea con lamentevol grido
Presso a la rosa il tenero usignolo;
Presso alla rosa il tenero usignolo;
Quanto bella sei tu, tanto io son fido,
Quanto bella sei tu, tanto io son fido,
Quanto lieta sei tu, tanto io son solo.
Quanto lieta sei tu, tanto io son solo.
Già il candido mattin sorge dal lido,
{{R|45}}Già il candido mattin sorge dal lido,
E tu sorgi così dal tuo bocciòlo;
E tu sorgi così dal tuo bocciòlo;
Tu il vago olezzo, il vago inno io t’invio;
Tu il vago olezzo, il vago inno io t’invio;
Tu sei l’amore, e l’armonia son io. —
Tu sei l’amore, e l’armonia son io. —
Questo udía pe’l giardin la vereconda
Ebe, e un mar l’
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