Pagina:Il Catilinario ed il Giugurtino.djvu/17: differenze tra le versioni

Silvio Gallio (discussione | contributi)
 
Alebot (discussione | contributi)
Correzione pagina via bot (from toolserver)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 25%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
in luce in Genova, che è un volgarizzamento di Sallustio, ed
in luce in Genova, che è un volgarizzamento di Sallustio, ed
un altro stampato testé in Napoli, che dicesi terminato di comporre il millesettecencinquanta. Queste scritture, quantunque
un altro stampato testé in Napoli, che dicesi terminato di comporre il millesettecencinquanta. Queste scritture, quantunque
non sieno da confondere, nè da stimar l'una e l'altra del medesimo carato per la lingua, pure amendue son piene di tanto vecchiume di voci, e procedono con tanta Contorsione e durezza di
non sieno da confondere, nè da stimar l’una e l’altra del medesimo carato per la lingua, pure amendue son piene di tanto vecchiume di voci, e procedono con tanta Contorsione e durezza di
stile, che è uno sfinimento a leggerle. Non però di meno il volgarizzamento di Sallustio, dove si vede chiaro che Fautore non
stile, che è uno sfinimento a leggerle. Non però di meno il volgarizzamento di Sallustio, dove si vede chiaro che Fautore non
è punto pratico della lingua e dell'arte dello scrivere, è stato lodato ed applaudito ; e del libretto stampato in Napoli gli editori
è punto pratico della lingua e dell’arte dello scrivere, è stato lodato ed applaudito ; e del libretto stampato in Napoli gli editori
non si peritano di dire che son certi di ''fare un presente oltre
non si peritano di dire che son certi di ''fare un presente oltre
modo gradevole agli amatori delle lettere italiane'', stampandolo, e che certamente sarà ''per la leggiadria e semplicità del
modo gradevole agli amatori delle lettere italiane'', stampandolo, e che certamente sarà ''per la leggiadria e semplicità del
Riga 12: Riga 12:
loro avviso. E, se questo par loro che bastar non debba, voglio
loro avviso. E, se questo par loro che bastar non debba, voglio
che del mio giudizio ne appellino a Voi, ed al Bresciani ancora,
che del mio giudizio ne appellino a Voi, ed al Bresciani ancora,
ed al chiarissimo p. Grossi: chè, essendo oggi quelli e Voi tra' so-
ed al chiarissimo p. Grossi: chè, essendo oggi quelli e Voi tra’ so-
pracciò della lingua, potete seder giudici di questo piato, ed io
pracciò della lingua, potete seder giudici di questo piato, ed io
debbo e voglio starmi contento alla vostra sentenza.
debbo e voglio starmi contento alla vostra sentenza.


Ma, comunque stia la cosa, io credo che ora, che l'amor della
Ma, comunque stia la cosa, io credo che ora, che l’amor della
toscana eloquenza va sempre più crescendo, si abbia molto a por
toscana eloquenza va sempre più crescendo, si abbia molto a por
mente perchè i giovani non pur si guardino dalla licenza, ma
mente perchè i giovani non pur si guardino dalla licenza, ma
non trascorrano nell'affettazione: essendo che Voi ben sapete che
non trascorrano nell’affettazione: essendo che Voi ben sapete che
agli uomini sovente avviene che, volendo fuggire un vizio, incor-
agli uomini sovente avviene che, volendo fuggire un vizio, incor-
rano in un altro. Sicché quando i giovani passano a leggere gli
rano in un altro. Sicché quando i giovani passano a leggere gli
autori del cinquecento, ne' quali veramente si dee studiar l'arte
autori del cinquecento, ne’ quali veramente si dee studiar l’arte
del dettare, e tutte le grazie e le leggiadrie dello stile, non alta-
del dettare, e tutte le grazie e le leggiadrie dello stile, non alta-
mente che io dissi per gli scrittori del trecento, si ha a fare per
mente che io dissi per gli scrittori del trecento, si ha a fare per