Pagina:Rivista italiana di numismatica 1891.djvu/106: differenze tra le versioni
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triscele, secondo tipo di quest’asse, dipende, io credo, dalla crosta del tartaro che ne oscura ed ottunde la forma. La detta triscele, arma parlante della Sicilia da Agatocle in poi (v. {{Ac|Barclay Vincent Head|Head}}, ''H. N.'', p. 101), la quale ritorna nel triente, forse della medesima serie, {{Ac|Garrucci}}, tav. XLV, 4 (''R/'' ranocchio), allude, secondo me, non ad Ancona, come opinò Garrucci, p. 29, bensì alla Sicilia ed al tempo in cui i Romani, dopo unificata e pacificata |
triscele, secondo tipo di quest’asse, dipende, io credo, dalla crosta del tartaro che ne oscura ed ottunde la forma. La detta triscele, arma parlante della Sicilia da Agatocle in poi (v. {{Ac|Barclay Vincent Head|Head}}, ''H. N.'', p. 101), la quale ritorna nel triente, forse della medesima serie, {{Ac|Garrucci}}, tav. XLV, 4 (''R/'' ranocchio), allude, secondo me, non ad Ancona, come opinò Garrucci, p. 29, bensì alla Sicilia ed al tempo in cui i Romani, dopo unificata e pacificata l’Italia, rivolsero, invitati dai Mamertini, gli occhi e le armi sulla Trinacria (264 a. C.). |
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Dopo i tipi essenzialmente religiosi, militari |
Dopo i tipi essenzialmente religiosi, militari |
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e politici dei quadrilateri antecedenti, vengono i tipi paciferi: |
e politici dei quadrilateri antecedenti, vengono i tipi paciferi: |
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:''A'') — il pio bove gradiente, anzi, come io lo chiamai più esattamente il toro soffermo, respiciente, simbolo di Giove Genitivo (cfr. i miti di Pasifae, Proserpina ed Europa e gli epiteti ''Sponsor saeculi, Opitulus, Opulentus''), il quale, dando indizio della quiete dei connubi e de’ campi, invita al lavoro ed all’agricoltura; |
:''A'') — il pio bove gradiente, anzi, come io lo chiamai più esattamente il toro soffermo, respiciente, simbolo di Giove Genitivo (cfr. i miti di Pasifae, Proserpina ed Europa e gli epiteti ''Sponsor saeculi, Opitulus, Opulentus''), il quale, dando indizio della quiete dei connubi e de’ campi, invita al lavoro ed all’agricoltura; |
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:''B'') — il caduceo, emblema parlante della pace interna (''Pax''),<ref>V. il mio scritto ''Dionysos Eirene e Pluto'' nel ''Bull |
:''B'') — il caduceo, emblema parlante della pace interna (''Pax''),<ref>V. il mio scritto ''Dionysos Eirene e Pluto'' nel ''Bull dell’Ist.'', 1890, p. 94 e segg.</ref> e del commercio avviato e da avviarsi (''Mercurius'')<ref>Vedi la recentissima monografia di Hoffmann, ''Hermes und Kerykeion – Studie zur Urbedeutung des Hermes'', Marburg 1890.</ref>. |
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Il nostro quadrilatero col toro n. 6, tav. VIII-IX, che, come dicemmo, è il più perfetto e splendido esemplare che si conosca, pesa soli gr. 1347,8 ; quello di Parigi (Garr. tav. XX; Babelon, I, p. 2-3), gr. 1385,90. |
Il nostro quadrilatero col toro n. 6, tav. VIII-IX, che, come dicemmo, è il più perfetto e splendido esemplare che si conosca, pesa soli gr. 1347,8 ; quello di Parigi (Garr. tav. XX; Babelon, I, p. 2-3), gr. 1385,90. |