La fame del Globo/Cap. 2: differenze tra le versioni

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'''Ricevuto all’Università di Firenze per la consegna della laurea honoris causa, il premio Nobel professor [[w:Amartya Sen|Amartya Sen]] pronuncia l’allocuzione di rito proponendo la propria dottrina sul problema dell’alimentazione del Pianeta. Produrre cibo non presenterebbe autentiche difficoltà, secondo l’economista indiano: l’unico problema sarebbe assicurare un reddito a milioni di famiglie che il cibo non possono acquistare. Disponendo di un reddito non farebbero fatica a procurarselo. La tesi, seducente, è in stridente contrasto con i dati più recenti della Fao, che denunciano la crescente difficoltà a ottenere, dalle risorse già sfruttate, produzioni maggiori. Se il potere di acquisto dei popoli poveri aumentasse, è difficile prevedere che la loro domanda potrebbe essere soddisfatta'''
 
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Ogni titolo assicura i privilegi del grado: un principe palermitano poteva tenere il cappello in testa davanti al viceré spagnolo, un membro di Montecitorio non paga il biglietto del treno. Di un privilegio diverso, e non meno onorevole, gode chi sia insignito del premio Nobel per l’economia, cui è concesso di tenere una lettura accademica proponendo, con magistrale eleganza, una tesi di assoluta ovvietà per essere onorato dall’uditorio come il vate di verità mai udite.