Pagina:Manzoni.djvu/88: differenze tra le versioni

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{{Blocco centrato}}{<poem>''Sentir, riprese, e meditar; di poco''
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''Esser contento; dalla mèta mai''
''Esser contento; dalla mèta mai''
''Non torcer gli occhi; conservar la mano''
''Non torcer gli occhi; conservar la mano''
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Me, cui natura e gioventù fa cieco
Me, cui natura e gioventù fa cieco
L’ingegno e serva la ragion del core.
L’ingegno e serva la ragion del core.
Cosi parlava e lagrìmava; al mio
Cosi parlava e lagrimava; al mio
Pianto ei compianse, E, non e questa, disse,
Pianto ei compianse, E, non e questa, disse,
Quella città, dove sarem compagni
Quella città, dove sarem compagni
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Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza
Ama ed ascolta, e di figlial dolcezza
L’intensa amaritudine le molci;
L’intensa amaritudine le molci;
Dille ch’ìo so ch’ella sol cerca il piede
Dille ch’io so ch’ella sol cerca il piede
Metter su l’orme mie; dille che i fiori
Metter su l’orme mie; dille che i fiori
Che sul mio cener spande, io li raccolgo,
Che sul mio cener spande, io li raccolgo,