Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/156: differenze tra le versioni

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;Dionisio: Hor suplica à questi toi dei proprij.
;Dionisio: Hor suplica à questi toi dei proprij.
;Euripide: O aere mio nutrimento, e rivolution de la lingua, ò prudentia, e ò nasi odorativi aiutatemi, che io possa arguire i parlari, che io hò ne le mani.
;Euripide: O aere mio nutrimento, e rivolution de la lingua, ò prudentia, e ò nasi odorativi aiutatemi, che io possa arguire i parlari, che io hò ne le mani.
;Coro: Et noi desideriamo sentire un bel modo di parlare da gli huomini sapientissimi, e poi la via del {{pt|sa-|pere: certamente la loro lingua è sbigottita, et la superbia gli manca, e le menti gli sono mobili. è dunque l'honesto aspettare costui, che alcuna cosa civile, e astuta è per dire: e quell'altro, che sforzasi da i parlari naturalmente difficili, ne li quali egli incorre, dispergere la gran suttilità de le parole.}}
;Coro: Et noi desideramo sentire un bel modo di parlare da gli huomini sapientissimi, e poi la via del {{pt|sa-|pere: certamente la loro lingua è sbigottita, et la superbia gli manca, e le menti gli sono mobili. è dunque l'honesto aspettare costui, che alcuna cosa civile, e astuta è per dire: e quell'altro, che sforzasi da i parlari naturalmente difficili, ne li quali egli incorre, dispergere la gran suttilità de le parole.}}