Divina Commedia/Purgatorio/Canto XXII: differenze tra le versioni
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"Ogne tuo dir d'amor m'è caro cenno. {{r|27}}
{{§|Veramente più volte appaion cose|Veramente più volte appaion cose
che danno a dubitar falsa matera
per le vere ragion che son nascose.}} {{r|30}}
La tua dimanda tuo creder m'avvera
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e prima appresso Dio m'alluminasti. {{r|66}}
{{§|Facesti come quei che va di notte|Facesti come quei che va di notte,
che porta il lume dietro e sé non giova,
ma dopo sé fa le persone dotte}}, {{r|69}}
quando dicesti: 'Secol si rinova;
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