Saul/Atto secondo/Scena III: differenze tra le versioni

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{{Qualità|avz=7550%|data=821 gennaiofebbraio 20092010|arg=Teatro}} {{Intestazione teatro
| Nome e cognome dell'autore del testo = Vittorio Alfieri
| Nome e cognome dell'autore delle musiche =
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| NomePaginaCapitoloSuccessivo = Saul/Atto terzo
}}
<poem>
''DAVID, SAUL, ABNER, GIONATA, MICOL''.<br />
; DAVID
: <span style="margin-left: 146px;">La innocenza tranne.</span>
 
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; SAUL
: Che veggio?
 
; MICOL
: <span style="margin-left: 80px;">Oh ciel!</span>
 
; GIONATA
: <span style="margin-left: 134px;">Che festi?</span>
 
; ABNER
: <span style="margin-left: 198px;">Audace....</span>
 
; GIONATA
: <span style="margin-left: 270px;">Ah! padre...</span>
 
; MICOL
: Padre, ei m'è sposo; e tu mel desti.
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 219px;">Oh vista!</span>
 
; DAVID
: Saùl, mio re; tu questo capo chiedi;
: Già da gran tempo il cerchi; ecco, io tel reco;
: Troncalo, è tuo.
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 105px;">Che ascolto?... Oh David,... David!</span>
: Un Iddio parla in te: qui mi t'adduce
: Oggi un Iddio....
 
; DAVID
: <span style="margin-left: 108px;">Sì, re; quei, ch'è sol Dio;</span>
: Quei, che già in Ela me timido ancora
: Inesperto garzon spingeva a fronte
: Di quel superbo gigantesco orgoglio
: Del fier Goliatte tutto aspro di ferro:
: Quel Dio, che poi su l'armi tue tremende
: A vittoria vittoria accumulava:
: E che, in sue mire imperscrutabil sempre,
: Dell'oscuro mio braccio a lucid'opre
: Valer si volle: or sì, quel Dio mi adduce
: A te, con la vittoria. Or, qual più vuoi,
: Guerriero, o duce, se son io da tanto,
: Abbimi. A terra pria cada il nemico:
: Sfumino al soffio aquilonar le nubi,
: Che al soglio tuo si ammassano dintorno:
: Men pagherai poscia, o Saùl, con morte.
: Né un passo allora, né un pensier costarti
: Il mio morir dovrà. Tu, re, dirai:
: David sia spento: e ucciderammi tosto
: Abner. — Non brando io cingerò né scudo;
: Nella reggia del mio pieno signore
: A me disdice ogni arme, ove non sia
: Pazïenza, umiltade, amor, preghiere,
: Ed innocenza. Io deggio, se il vuol Dio,
: Perir qual figlio tuo, non qual nemico.
: Anco il figliuol di quel primiero padre
: Del popol nostro, in sul gran monte il sangue
: Era presto a donar; né un motto, o un cenno
: Fea, che non fosse obbedïenza: in alto
: Già l'una man pendea per trucidarlo,
: Mentre ei del padre l'altra man baciava. —
: Diemmi l'esser Saùl; Saùl mel toglie:
: Per lui s'udìa il mio nome, ei lo disperde:
: Ei mi fea grande, ei mi fa nulla.
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 195px;">Oh! quale</span>
: Dagli occhi antichi miei caligin folta
: Quel dir mi squarcia! Oh qual nel cor mi suona!... —
: David, tu prode parli, e prode fosti;
: Ma, di superbia cieco, osasti poscia
: Me dispregiar; sovra di me innalzarti;
: Furar mie laudi, e ti vestir mia luce.
: E s'anco io re non t'era, in guerrier nuovo,
: Spregio conviensi di guerrier canuto?
: Tu, magnanimo in tutto, in ciò non l'eri.
: Di te cantavan d'Israèl le figlie:
: «Davidde, il forte, che i suoi mille abbatte;
: Saùl, suoi cento.» Ah! mi offendesti, o David,
: Nel più vivo del cor. Che non dicevi?
: «Saul, ne' suoi verdi anni, altro che i mille,
: Le migliaja abbatteva: egli è il guerriero;
: Ei mi creò.»
 
; DAVID
: <span style="margin-left: 82px;">Ben io 'l dicea; ma questi,</span>
: che del tuo orecchio già tenea le chiavi,
: Dicea più forte: «Egli è possente troppo
: David: di tutti in bocca, in cor di molti;
: Se non l'uccidi tu, Saùl, chi'l frena?» —
: Con minor arte, e verità più assai,
: Abner, al re, che non dicevi? «Ah! David
: Troppo è miglior di me; quindi io lo abborro;
: Quindi lo invidio, e temo; e spento io 'l voglio.»
 
; ABNER
: Fellone; e il dì, che di soppiatto andavi
: Co' tuoi profeti a susurrar consigli;
: Quando al tuo re segreti lacci infami
: Tendevi; e quando a' Filistei nel grembo
: Ti ricovravi; e fra nemici impuri
: Profani dì traendo, ascose a un tempo
: Pratiche ognor fra noi serbavi: or questo,
: Il dissi io forse? o il festi tu? Da prima,
: Chi più di me del signor nostro in core
: Ti pose? A farti genero, ch'il mosse?
: Abner fu solo....
 
; MICOL
: <span style="margin-left: 108px;">Io fui: Davide in sposo</span>
: Io dal padre l'ottenni; io il volli; io, presa
: Di sue virtudi. Egli il sospir mio primo,
: Il mio pensier nascoso; ei la mia speme
: Era; ei sol, la mia vita. In basso stato
: Anco travolto, in povertà ridotto,
: Sempre al mio cor giovato avria più David,
: Ch'ogni altro re, cui l'orïente adori.
 
; SAUL
: Ma tu, David, negar, combatter puoi
: D'Abner le accuse? Or, di': non ricovrasti
: Tra' Filistei? nel popol mio d'iniqua
: Ribellione i semi non spandesti?
: La vita stessa del tuo re, del tuo
: Secondo padre, insidïata forse
: Non l'hai più volte?
 
; DAVID
: <span style="margin-left: 124px;">Ecco; or per me risponda</span>
: Questo, già lembo del regal tuo manto.
: Conoscil tu? Prendi; il raffronta.
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 204px;">Dammi.</span>
: Che veggio! è mio; nol niego.... Onde l'hai tolto?...
 
; DAVID
: Di dosso a te, dal manto tuo, con questo
: Mio brando, io stesso, io lo spiccai. — Sovvienti
: D'Engadda? Là, dove tu me proscritto
: Barbaramente perseguivi a morte;
: Là, trafugato senza alcun compagno
: Nella caverna, che dal fonte ha nome,
: Io m'era: ivi, tu solo, ogni tuo prode
: Lasciato in guardia alla scoscesa porta,
: Su molli coltri in placida quiete
: Chiudevi al sonno gli occhi.... Oh ciel! tu, pieno
: L'alma di sangue e di rancor, dormivi?
: Vedi, se Iddio possente a scherno prende
: Disegni umani! ucciderti, a mia posta,
: E me salvar potea, per altra uscita:
: Io il potea; quel tuo lembo assai tel prova.
: Tu re, tu grande, tu superbo, in mezzo
: A stuol d'armati; eccoti in man del vile
: Giovin proscritto.... Abner, il prode, ov'era,
: Dov'era allor? Così tua vita ei guarda?
: Serve al suo re così? Vedi, in cui posto
: Hai tua fidanza; e in chi rivolto hai l'ira. —
: Or, sei tu pago? Or, l'evidente segno
: Non hai, Saùl, del cor, della innocenza,
: E della fede mia? non l'evidente
: Segno del poco amor, della maligna
: Invida rabbia, e della guardia infida
: Di questo Abner?...
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 125px;">Mio figlio, hai vinto;... hai vinto.</span>
: Abner, tu mira; ed ammutisci.
 
; MICOL
: <span style="margin-left: 193px;">Oh gioja!</span>
 
; DAVID
: Oh padre!...
 
; GIONATA
: <span style="margin-left: 80px;">Oh dì felice!</span>
 
; MICOL
: <span style="margin-left: 163px;">Oh sposo!...</span>
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 247px;">Il giorno,</span>
: Sì, di letizia, e di vittoria, è questo.
: Te duce io voglio oggi alla pugna: il soffra
: Abner; ch'io 'l vo'. Gara fra voi non altra,
: Che in più nemici esterminare, insorga.
: Gionata, al fianco al tuo fratel d'amore
: Combatterai: mallevador mi è David
: Della tua vita; e della sua tu il sei.
 
; GIONATA
: Duce Davìd, mallevadore è Iddio.
 
; MICOL
: Dio mi ti rende; ei salveratti....
 
; SAUL
: <span style="margin-left: 198px;">Or, basta.</span>
: Nel padiglion, pria della pugna, o figlio,
: Vieni un tal poco a ristorarti. Il lungo
: Duol dell'assenza la tua sposa amata
: Rattempreratti: intanto di sua mano
: Ella ti mesca, e ti ministri a mensa.
: Deh! figlia, (il puoi tu sola) ammenda in parte
: Del genitor gli involontarj errori.
</poem>
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