Pagina:Sotto il velame.djvu/380: differenze tra le versioni
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chè la riviera è di sangue che bolle. Non è nel secondo... Eppure! Oh! si rischia, interpretando il Poeta, di passare a ogni tratto per dottori sottili; eppure quanta sottigliezza non si deve invero a Dante ! La selva dei suicidi risuona di guai di ogni parte. Sono le Arpie che pascono di quelle foglie e lacerano la buccia delle piante. Ebbene quei guai |
chè la riviera è di sangue che bolle. Non è nel secondo... Eppure! Oh! si rischia, interpretando il Poeta, di passare a ogni tratto per dottori sottili; eppure quanta sottigliezza non si deve invero a Dante ! La selva dei suicidi risuona di guai di ogni parte. Sono le Arpie che pascono di quelle foglie e lacerano la buccia delle piante. Ebbene quei guai |
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sono come il soffiar di stizzi verdi messi al fuoco, che da una parte bruciano e dall'altra gemono<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto XIII#102|Inf. XIII 102}}, {{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto XIII#39|40}} segg.</ref>. La selva sbuffa e stride e cricchia e cigola tutta come per un incendio invisibile. Ecco il bello di Dante! E bisogna essere sottili per trovarlo, e poi, anche a essere grossi, si riconosce! Che sotto il |
sono come il soffiar di stizzi verdi messi al fuoco, che da una parte bruciano e dall'altra gemono<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto XIII#102|Inf. XIII 102}}, {{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto XIII#39|40}} segg.</ref>. La selva sbuffa e stride e cricchia e cigola tutta come per un incendio invisibile. Ecco il bello di Dante! E bisogna essere sottili per trovarlo, e poi, anche a essere grossi, si riconosce! Che sotto il velame io vedo a mano a mano che si nasconde |
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velame io vedo a mano a mano che si nasconde |
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che scopriamo il verace intendimento del filosofo, il |
che scopriamo il verace intendimento del filosofo, il |
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poeta ci splende di luce nuova. Ubbidiamogli dunque, |
poeta ci splende di luce nuova. Ubbidiamogli dunque, |
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e aguzziamo, o lettore, gli occhi. |
e aguzziamo, o lettore, gli occhi. |
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Bene: anche tra la pena delPinvidia nel purga- |
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Bene: anche tra la pena dell'invidia nel purgatorio, e quella della frode semplice (che è invidia, come dimostrerò) nell'inferno, è una grande somiglianza proporzionale. Ecco la cornice del purgatorio<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XIII#9|Purg. XIII 8}} seg.</ref>: |
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torio, e quella della frode semplice (che e invidia, |
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come dimostrero) nell' inferno, e una grande somi- |
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glianza proporzionale. Ecco la cornice del purga- |
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torio: (2) |
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Ciascuno |
Ciascuno è "lungo la grotta assiso": sono<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XIII#45|ib. 46},</ref> |
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ombre con manti |
{{ms|font=0.7pc}}<poem>ombre con manti |
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al color della pietra non diversi. |
al color della pietra non diversi.</poem></div> |
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(i) Inf. XIII 102, 40 segg. - (2) Purg. XIII 8 seg. - (3) ib. 46, |
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47 seg, |