Pagina:Sotto il velame.djvu/114: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 4: | Riga 4: | ||
deì vili e non mai vivi, che è la stessa cosa, Virgilio |
deì vili e non mai vivi, che è la stessa cosa, Virgilio |
||
parli di viltà, e dica: |
parli di viltà, e dica: |
||
{{ |
{{ms}}<poem>Ogni viltà convien che qui sia morta;</poem></div> |
||
che viltà è più propriamente, come Virgilio dichiara, quella<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto II#45|Inf. II 46}} segg.</ref> |
che viltà è più propriamente, come Virgilio dichiara, quella<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto II#45|Inf. II 46}} segg.</ref> |
||
{{ |
{{ms}}<poem>la qual molte fiate l'uomo ingombra |
||
sì che d'onrata impresa lo rivolve, |
sì che d'onrata impresa lo rivolve, |
||
come falso veder bestia, quand'ombra.</poem></div> |
come falso veder bestia, quand'ombra.</poem></div> |
||
Riga 19: | Riga 19: | ||
esempio di nobiltà, cioè di non viltà,<ref>{{TestoCitato|Convivio/Trattato quarto#CAPITOLO XXVI|Conv. IV 26}}.</ref> per quello spronare dell'animo, "sostenne solo con Sibilla a entrare nello Inferno". Ma Dante per le parole e per il lieto viso di Virgilio si conforta. La viltà muore. |
esempio di nobiltà, cioè di non viltà,<ref>{{TestoCitato|Convivio/Trattato quarto#CAPITOLO XXVI|Conv. IV 26}}.</ref> per quello spronare dell'animo, "sostenne solo con Sibilla a entrare nello Inferno". Ma Dante per le parole e per il lieto viso di Virgilio si conforta. La viltà muore. |
||
Egli entra nel vestibolo dove è la viltà assoluta. II maestro gli aveva detto:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto III#51|Inf. III 51}}</ref> |
Egli entra nel vestibolo dove è la viltà assoluta. II maestro gli aveva detto:<ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto III#51|Inf. III 51}}</ref> |
||
{{ |
{{ms}}<poem>non ragioniam di lor ma guarda e passa.</poem></div> |