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Il che mostra che l'idea di paura è connessa, per Dante, con viltà, anche quando viltà non è bassezza propriamente o ignominia, ma l'opposto di magnanimità, che è quanto dire di nobiltà o gentilezza, cioè di quella "grazia" o "divina cosa" che fa quelli che l'hanno, "quasi come Dei".<ref>Conv. IV 20.</ref>
Il che mostra che l'idea di paura è connessa, per Dante, con viltà, anche quando viltà non è bassezza propriamente o ignominia, ma l'opposto di magnanimità, che è quanto dire di nobiltà o gentilezza, cioè di quella "grazia" o "divina cosa" che fa quelli che l'hanno, "quasi come Dei".<ref>Conv. IV 20.</ref>
Ora nel verso{{Centrato|<small>che nel pensier rinnova la paura.</small><ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I#6|Inf. I 6.}}</ref>}}
Ora nel verso
{{Centrato|<small>che nel pensier rinnova la paura.</small><ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I#6|Inf. I 6.}}</ref>}}
die nel pensier rinnova la paura, (2)
e nell'altro
e nell'altro
{{Centrato|<small>allora fu la paura un poco queta.</small><ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I#18|Inf. I 19.}}</ref>}}
allor fu la j)aura un ]><>> queta, (3)
si sottintende il concetto di villa, come negli altri
si sottintende il concetto di viltà, come negli altri versi,
{{Centrato|<small>l'anima tua è da viltate offesa,
versi,
perchè tanta viltà nel cuore allette?.</small><ref>{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno/Canto I#120|Inf. II 122.}}</ref>}}
' anima tua e da viltate offesa,
si legge quello di paura. Vero è che Dante potrebbe dirmi,
pen-lie tanta vilta nel cuore allette? (4)
si legge quello di paura. Vero e che Dante potrebbe
dirnii,
(' Cielo doviinque la Stella,
ma ci6 non e converso; (5)
e che, come nobilte " vale e si stende piu che virtu ,
e che, come nobilte " vale e si stende piu che virtu ,
cosl vilt^ si stende piii che paura; ma non forse
cosl vilt^ si stende piii che paura; ma non forse