Sotto il velame/Prefazione: differenze tra le versioni

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''Questo volume sarà seguito, se la vita e la forza mi basteranno, da due altri libri:'' LA MIRABILE VISIONE, ''che svolgerà l'ultimo capitolo di questo;'' LA POESIA DEL MISTERO DANTESCO, ''che tenterà di dichiarare le bellezze del poema, quali adulterate, quali celate dalla non esatta interpretazione che se ne suol dare. Sono in vero alcuni che sdegnano e schifano queste indagini del pensiero di Dante. Dicono: Lasciateci sognare! ammirare! godere! Dicono: Non c'impedite la vista del monumento solenne con le vostre catapecchie! Dicono: Non ci guastate con le vostre cantafere quel murmure infinito di musica morta e inafferrabile! Dicono: non sollecitate la tenebra sacra con la vostra lucernina! Or io a costoro, col terzo volume, vorrò mostrare che il pensiero di Dante è meglio conoscerlo e contemplarlo qual'è, e che la sua parola echeggia da ben più profondo mistero di quel che essi credano, e che la lucernina può rivelare, in queste catacombe, qualche meandro nuovo, qualche nuovo abisso, qualche improvviso simulacro, qualche scritta ignorata. Non perde nulla Dante, a essere capito. Chè poi non è gran modestia un tale orrore allo studio diligente del Poeta. E' come credere che il nostro pensiero e la nostra immaginazione siano più alti e più grandi di quelli di Dante. E potrebbe anche essere. Io dimostrerò, con quel libro, che non è. E spero che già da ora ognuno s'accorga che gli sfuggiva gran parte del bello, poichè gli era nascosta gran parte del vero. Valga per esempio il passaggio dell'Acheronte. A costoro che preferiscono sè a Dante, sembrano avvicinarsi altri, che hanno la consuetudine degli studi serii ed esatti; eppur, no, quando si tratta di Dante, cominciano a dire che non si deve ricorrere ai teologi, e non si deve sottilizzar troppo, e non si deve dar retta a Dante stesso, che vuole che il lettore aguzzi gli occhi e cerchi la sentenza nascosta e denudi le parole della lor vesta di figura. E a questi altri dirò che tornino a loro scienza; non altro: chè in vero il fatto loro non è un bel fatto. E prenderò in pace i loro disdegni e le loro accuse di "troppa sottiglianza", e le loro ingiurie di sofisticheria e peggio; pago che l'ombra di Dante mi dica:'' Vien dietro a me, e lascia dir le genti!
 
''Possono invece altri più ragionevolmente appuntarmi di non aver seguìta in tutto e per tutto la buona via, non vedendo in questo volume qui, come non videro nella "Minerva oscura", col mio, riferito il lavoro altrui. A questo più ragionevole appunto risponderò col secondo volume, che dissi.'' LA MIRABILE VISIONE ''conterrà, con le conclusioni del presente volume spogliate della loro ridondanza d'argomenti, anche una diligente notazione delle altrui sentenze, concordanti o discordanti. E il lettore può sin d'ora da sè vedere quanto io mi accordi con alcuni interpreti di Dante; e penserà ancora che questi coi quali mi accordo io, non sono quelli coi quali più consentono gli altri. Ebbene, son certo che la loro sorte muterà, e spero di che di tal mutamento qualche merito si attribuirà a me. Come mai? E' un pò difficile a dirsi. Ecco: a me pare che codesti valentuomini abbiano adoperato al contrario di me. Essi hanno avuto di mira il complesso delle dottrine filosofiche del Poeta, e appena hanno scorta la somiglianza di esse con quelle di altri filosofi, l'hanno annunziata, e sono poi discesi, quando sono discesi, a interpretare con quella guida, i singoli luoghi del Poema. Io, no; non così; mi pare. Io ho cercato d'interpretare via via i luoghi del Poema, e da questa interpretazione mi provo di risalire alla conoscenza del sistema filosofico del Poeta. La Comedia ha per argomento l'abbandono della vita attiva per la vita contemplativa. Sta bene. Altri aveva detto questo avanti a me: tutti, sto per dire. Ma tutti avevano diritto di restare in dubbio, finchè non si fosse provato che, la selva essendo il manco di prudenza, e le tre fiere essendo i vizi contrari a temperanza, fortezza e giustizia, il corto andare consisteva dunque nell'operare con queste quattro virtù: il che è
 
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