In lotta con la nevrosi: differenze tra le versioni

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'''I sandali da viaggio'''
<poem>
Ogni sera sembra spegnersi.
Ogni mattino rinasce.
Da segrete fonti,
ricompare in me
il desiderio
di riprendere il fardello,
di rimettermi ai piedi
i sandali da viaggio.
La voglia di scoprire
nuovi orizzonti
diversi da quelli di ieri.
</poem>
 
 
'''6 dicembre 1989'''
 
'''Prendi dalla natura'''
<poem>
Fermati!
non andare in fretta.
Non lasciarti sfuggire
l’occasione di stupire.
Tutto ti è dato:
eccolo lì
davanti a te,
sotto i tuoi occhi.
Il sole al suo tramonto
incorona di rosa i monti.
Il lago
viene incontro,
in un delicato
scuotersi di acque,
da laggiù
dove fa muro la nebbia.
Sopra la tua testa
gli olivi
hanno tra il fogliame
matura oliva.
Uccelli
si radunano
per il riposo della notte.
Ferma i tuoi passi,
fissa i tuoi occhi.
Non rubi nulla
se prendi dalla natura.
</poem>
 
 
'''Sulla sabbia'''
<poem>
Mi è dolce
camminare con te
sulla spiaggia.
Il lago,
prima minaccioso,
ora stende
mite
le sue onde
ai nostri piedi.
Guardo sereno
il cielo ancora cupo,
la luce
che tenta di liberarsi
dai ceppi delle nubi.
Le campane
suonano a festa.
E’ domenica.
Nella quiete decembrina
ci avvolge il silenzio,
stringe nella pace
il cuore
che brama riposo.
I tuoi passi vellutati,
le tue mani nelle mie mani
mi mettono adosso
il desiderio
di non smettere la speranza.
</poem>
 
 
'''Non smetto di crederci'''
<poem>
Ti guardo negli occhi,
mio amore,
e mi vien da ridere.
Pensiamo insieme,
infatti,
ad un’assurda scommessa.
Riusciresti tu
a dare
foglie e frutti
ad un albero rinsecchito
cui fu proibita
la giovinezza
e la primavera?
Io non smetto di crederci.
E tu ?
</poem>
 
 
'''Vittorio Veneto (Tv), 27 febbraio 1990'''
 
'''Vincerà la luce'''
<poem>
E’ l’imbrunire.
S’appressa la notte.
Ma non calerà
nel mio cuore.
Dentro di me
vincerà la luce.,
la benevola accoglienza
che nutre il creato
verso di me.
Perché
ogni cosa è buona
se buono è lo sguardo.
</poem>
 
 
'''LA NEVE'''
<poem>
Affondo il piede
nella fresca neve,
da lungo attesa.
Godo del vento e della tormenta,
dei grossi fiocchi
che danzano nell’aria
e mi schiaffeggiano il viso.
Sono felice,
mi sento bambino.
Piglio al volo
brani di neve.
Portami in alto,
sulle tue spalle,
Signore,
per non affondare nella neve.
Da lassù vedrei le cose
con occhi diversi.
Giocherei nella tempesta.
</poem>