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mezzo della quinta strofa, si arrestava. Il frammento, più che quattro strofe finite, ci presenta un solo abbozzo, ove conviene tener molto conto de’ pensieri ed usar qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso. Nello stesso anno il giovinetto Leopardi componeva una specie di Orazione rettorica e reazionaria, della quale mi fece vedere una copia il marchese Ferrajoli di Roma. Quando verrà pubblicata, se pure a quest’ora non è già pubblica, sarà utile il riscontrare la Canzone del ''reazionario'' Manzoni con la prosa del Leopardi, il quale, per quanto intesi, era, alcuni anni dopo, col Nicolini tra quelli che si sdegnavano più forte contro il pietismo manzoniano e contro la sua teoria del perdono delle ingiurie. Il Manzoni nei versi del frammento, per la forma, classicheggia un po’ pedestremente; ma ne’ concetti egli si rivela moderno, e libero e coraggioso profeta d’un avvenire, intuito e sperato per l’Italia da pochi sapienti:<poem>
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in Manzoni uezrranro. 175
O delle imprese alla più degna accinto,
i
Signor, che la parola hai proferita,
mezzo della quinta strofa, si arrestava. Il frammento,
Che tante etadi indarno Italia attese;
più che quattro strofe linite, ci presenta un solo abhoz· il
Ah! quando un braccio le teneano avvinto
zo, ove conviene tener molto conto de’ pensieri ed usar
Genti che non vorrìan toccarla unita,
qualche indulgenza alla inelegante povertà del verso.
E da lor scissa la pascean d’offese;
Nello stesso anno il giovinetto Leopardi coxnponeva
E l’ingorde udivam lunghe contese
una specie di Orazione rettorica e reazionaria, delle
Dei re tutti anelanti a farle oltraggio;
qualemi fece vedere una copia il marchese Ferrajoli
In te sol uno un raggio
t di Roma. Quando verra pubblicata, s e pure a quest’ora
Di nostra speme ancor vivea, pensando
non e gia pubblica., sarà utile il riscontrare la Canzone
Ch’era in Italia un suol senza servaggio,
del reazionario Manzoni con la prosa del Leopardi; il
Ch’ivi slegato ancor vegliava un brando.
quale, per quanto intesi, era, alcuni anni dopo, col
Sonava intanto d’ogni parte un grido,
Niccolini tra quelli che si sdegnavano più forte contro
Libertà delle genti e gloria e pace,</poem>
il pietismo manzoniano e contro la sua teoria del
perdono delle ingiurie. Il Manzoni ne’ versi del frarn-
mento, per la forma, classicheggia un po’ pedestre·
mente; ma ne’ conce tti egli si rivela moderno, e li- tŕ
hero ci coraggioso profeta d’un avvenire, intuito e
sperato per l’Italìa da pochi sapienti: e
0 delle imprese alla più degna aeeinto,
Signor, che la parola hai preferita,
` Che tanteetadi indarnoaltalia attese; s
Ah! quando un braccio le teneano avvinto
Genti che non vorrian toccarla unita,
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E Yingorde udivam lunghe contese
p Dei re tutti anelanti a farle oltraggio;
In te sol uno un raggio
Di nostra speme ancor vivea, pensando
(}h’era in Italia un suol senza serraggio,
Ch’ivi slegato ancor vegliava un brando.
Sonava intanto d’ ogni parte un grido g
e Libertà delle genti se gloria e pace .
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