Tesis: differenze tra le versioni

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Altro ramo dei D'Agnolo è quello dei ''Sgualdagnul''. Rosa Sgualdagnul, nel 1816 va a servizio a Murano (dove si sposa) e fa venire in quel luogo anche il fratello Antonio, il quale porta con sé tutta la famiglia.
Al ceppo dei D'Agnolo appartengono anche i ''Sìlia''. Ramo staccatosi tardi dai D'Agnolo per cui, solo verso il 1865-70 troviamo qualcuno di loro a Trieste: certi Angelo ed Eugenio.
 
 
'''ANGELI'''
 
La famiglia ''Angeli'' si separa abbastanza recentemente dal ceppo dei D'Agnolo e percorre una strada tutta sua, senza più alcuna dipendenza col troncone originario, dando origine a propri rami: ''i Mitilla-Pipa; i Bonomo; i Beccoton.''
 
Tutti questi, prima del 1900, prendono prevalentemente la strada di Murano.
 
Le varie famiglie più antiche, come stiamo vedendo, si allargano sempre più in rami e sottorami, cioè si moltiplicano fortemente intorno alla metà del 1800. Per cui non fa meraviglia se il parroco don Felice Gasparotto nel 1883 vede urgente ampliare la chiesa.
 
Allora alla messa andava quasi il cento per cento e in una chiesina come quella di Tesis, seicento persone e oltre, non ci stavano di sicuro anche se distribuite in vari turni per la messa domenicale.
 
 
'''FACCHIN'''
 
Alcune famiglie esistenti intorno al 1800 a Tesis erano provenienti da paesi vicini. Non erano originarie del luogo, bensì trasferite qui per i vari motivi che vedremo. Anche per esse ci fu una esperienza di emigrazione.
 
La famiglia Facchin, proveniente da Tramonti di Sopra, trovò Tesis come luogo dove emigrare. Prima arrivò ''Zaccaria che faceva il sarto'' e poi gli altri fratelli: Candido, Domenico e Abramo. Correva l'anno 1835. A Tesis si trovarono bene e misero su famiglia, sposando ragazze di qui.
Proprio perché sarti trovano una occupazione nella filanda di Giovanni Comel. Solo Facchin Candido emigra verso Trieste e là si sposa nel 1841.
 
 
'''SALVADORI'''
 
Altre famiglie che emigrarono verso Tesis: sono ''i Salvadori e i Giacomelli'', i quali puntarono non tanto sulla filanda Comel quando sui terreni di Tesis.
 
I ''Salvadori'' provengono da Frisanco. Passando per Campagna di Maniago, Pietro Salvador(i) di Cristoforo si compra casa e terreno a Tesis e sposa Visinali Sabata nel 1768. Pietro è un piccolo possidente. E' stato, senz'altro, indotto a venire a Tesis a causa del matrimonio con una tesana. D'altronde Pietro Salvadori era solo da qualche tempo a Campagna. Perciò spostarsi a Tesis non gli è stato difficile.
 
La terra acquistata dal Salvadori, però, non risultò sufficiente per sfamare tutta la famiglia che uscì dal suo matrimonio. Solo il primogenito di Pietro, vale a dire Domenico, restò a Tesis col padre, mentre Angelo e Francesco emigrarono con la famiglia al seguito, a Murano e a Venezia. Non dimenticarono, però, il loro legame con Tesis.
 
In uno degli spostamenti da Tesis a Murano, il Registro dei Battesimi, annota la nascita di ''un pronipote di Angelo Salvadori, Beniamino'', a Riese (Treviso) il 16 settembre 1861.
 
L'emigrazione è costellata di fatti del genere. Morti, malattie, nascite, matrimoni, e anche carcere accompagnano la vita dell'emigrante.
A proposito di carcere, nel 1837 un foglio comunica a Tesis l'avvenuta morte, nel carcere di Padova, del ''detenuto Antonio de Vito, figlio di Paolo e di D'Agnolo Caterina''. Morte avvenuta quattro anni prima, il 5 ottobre 1833. Il detenuto aveva anni 33.
Si immagini lo strazio dei familiari che vedono partire verso Murano un giovane desideroso di lavoro che procuri denaro per il sostentamento della famiglia, e dopo 4-5 anni dalla sua partenza, si vedono recapitare la notizia della sua morte e per di più in un carcere.
 
Spigolando qua e là sui vecchi registri, scopro altri lutti.
Il soldato ''Visinali Luigi Peresson'', al seguito dell'imperatore d'Austria Guglielmo, muore a Mantova nel 1834, a soli 24 anni.
 
''Tolusso Angelo Tunin'' di anni 26 muore di ''pellagra'' nell'Ospedale di Venezia, proveniente dalle vetrerie di Murano spolpato dalla fatica e dal mangiare male.
 
L'operaio ''Giovanni De Angeli'', di anni 60, la cui famiglia era rimasta a Tesis, muore a Murano per ''"apoplessia nervina"'' 1'11 febbraio 1811.
 
 
'''GIACOMELLI'''
 
Ma torniamo alle famiglie che dal di fuori emigrarono verso Tesis. Anche la famiglia Giacomelli fu una di queste. ''Filippo Giacomelli'' arriva da Poffabro con moglie e due figli e il padre Filippo anziano, nel 1800. Fuggono dal loro paese dove è in corso un'epidemia di colera. Durante i primi anni della loro permanenza a Tesis i Giacomelli sono soprannominati ''Contran'' (forse dal nome della borgata di Poffabro da cui provengono); in seguito, vengono generalmente detti ''Filipucc'' dai loro avi entrambi di nome Filippo.
 
La sorte non è benevola con i nuovi arrivati. Il padre di Filippo muore a 74 anni nel 1803, appena tre anni dopo il suo arrivo a Tesis e lo stesso Filippo finisce i suoi giorni a 44 anni nel 1814 a seguito di una brutta caduta.
 
Il figlio maggiore, Giuseppe, resta in paese a lavorare i campi e a badare a quel che resta della famiglia; mentre l'altro figlio, Filippo parte per Murano. E lì resta con i figli e, più tardi, con i nipoti.
 
 
'''DE LORENZI'''
 
Venne a stabilirsi a Tesis anche De Lorenzi Giovanbattista, agli inizi del 1800. Proveniva da Vivaro e si prese in moglie Visinali Maria.
Era un villico, e probabilmente venne ad abitare in casa dei suoceri.
 
Il figlio ''Pierantonio'', nato nel 1819 emigrò per una certo periodo a Murano dove ci sono tracce di lui nel 1845.
Rientrato a Tesis Pierantonio mette in piedi una filanda lungo il corso della Roggia. Con questa industria procura lavoro per la propria famiglia e per altri del paese.
 
 
'''QUALCHE FATTERELLO'''
 
Concludendo questa carrellata sulle famiglie di Tesis che ''"han ciapat su la valìs";'' non voglio trascurare qualche fatterello di cronaca spicciola che comunque ha a che fare con l'emigrazione.
 
Per fame, viene trovata morta a Tesis nel 1817 davanti ad un portone ''una certa Maria'' che si sa provenire da Poffabro.
 
A Tesis nel 1854 muore a 40 anni un certo ''Facchin Antonio tessitore,'' proveniente da Ampezzo, in attività in una delle due filande del paese.
 
Da Tramonti di Sopra proviene ''Urban Urbano'' che fa il sarto e che porta con sé anche il nipote Pasquale il quale muore a 11 anni nel 1866, mentre Urbano muore due anni più tardi, nel 1868.
 
Inoltre, quasi ogni anno si contano morti nell'attraversamento del Meduna, in direzione di Tauriano e Spilimbergo. Anche se si correva il pericolo di essere travolti dalle acque, si preferiva andare a Spilimbergo guadando il torrente e non per strade più lunghe.
 
Da ultimo mi piace notare che a Tesis si danno solo 3 casi di pazzia e tutti ristretti negli anni 1676-1693.
In paese, nonostante i matrimoni avvengano generalmente tra parenti (nell'Archivio parrocchiale esiste una montagna di carte di dispensa per consanguinità tra i futuri sposi) non si ha notizia di persone fortemente handicappate o anche solo handicappate.
 
 
 
== OPERAI TESANI NELLE VETRERIE DI MURANO (Anni 1890-95)==