Tesis: differenze tra le versioni

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Il tesano tornando a casa con lo stipendio pensava possibilmente ad acquistarsi la casa in cui era in affitto, a comperare della terra e nuovi utensili per il lavoro dei campi, per avere un futuro più sicuro per sé e per i propri figli. C'erano, inoltre, i vestiti da comperare soprattutto per i numerosi figli.Infatti, i vestiti che si passavano ai più piccoli si logoravano con i continui rammendi, e i figli più grandicelli avevano bisogno di vestiti con misure più grandi.
All'inizio del 1900 si pensò di far fruttare meglio i soldi degli emigranti, costituendo una Cassa Rurale, di cui tratterò in seguito.
 
 
'''Il primo emigrante'''
 
Il primo emigrante di cui fanno memoria i registri parrocchiali è un certo Di Vit Giobatta di Pietro. Di lui si legge: ''"Primo aprile 1685. Morì Giobatta figlio di Pietro di Vit d'anni 18 per strada venendo da Muran essendosi confessato per strada come attesta suo padre che fu a levarlo"''. Morto, presumibilmente, di stenti, lungo gli oltre 100 chilometri che separavano Murano da Tesis.
 
Giobatta è il simbolo di quanti, in seguito sempre più numerosi, presero la strada che da Tesis porta al mondo, con la valigia in mano.
Molti di essi non fecero più ritorno, distrutti dalla fatica, dalle malattie e, a volte, dalla disperazione, come testimonia il seguente fatto che trovo scritto in un foglio tra le antiche carte.
Esso riporta questa data: Ottawa (Canada) 10 settembre 1926. Il Regio Consigliere dell'Emigrazione Italiana in Canada avverte il Sindaco di Vivaro che il giorno 30 agosto 1926 era morto, in una clinica retta dalle suore della Carità, Candido Luigi trovato in stato confusionale per istrada e che sembrava provenire dal Brasile. Si invitava il Sindaco a darne comunicazione alla madre che si chiamava Regina.
 
Voglio concludere questa breve panoramica sullo stato dell'emigrazione a Tesis, con i seguenti dati in mio possesso.
Nel 1937 il paese contava 711 abitanti, di questi ben 210 erano lontani per motivi di lavoro. All'estero (in Europa di solito) c'erano 68 persone; le donne e le ragazze a servizio erano 63; sparsi in varie parti d'Italia gli uomini erano 79.