Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/78: differenze tra le versioni
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i nobili Romani si compiacevano ancora della domestica commedia Atellana. {{Ac|Publio Terenzio Afro|Terenzio}} imitò, {{Ac|Pacuvio}} tradusse. Se la tragedia ebbe voga ai tempi di Augusto, essa decadde bentosto; e gl’insulsi dialoghi attribuiti a {{Ac|Seneca}} lo mostrano, e più ancora la preferenza accordata dai Romani alle danze e alle pantomime. L’epopea e la drammatica non ci rappresentano la vita romana, la satira sì, e per questo ha grande importanza. |
i nobili Romani si compiacevano ancora della domestica commedia Atellana. {{Ac|Publio Terenzio Afro|Terenzio}} imitò, {{Ac|Marco Pacuvio|Pacuvio}} tradusse. Se la tragedia ebbe voga ai tempi di Augusto, essa decadde bentosto; e gl’insulsi dialoghi attribuiti a {{Ac|Lucio Anneo Seneca|Seneca}} lo mostrano, e più ancora la preferenza accordata dai Romani alle danze e alle pantomime. L’epopea e la drammatica non ci rappresentano la vita romana, la satira sì, e per questo ha grande importanza. |
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La satira, che come genere letterario avevano i Romani cavato dalla letteratura etrusca, e che costituisce una gran novità della loro storia letteraria, è il vero ed eloquente segno dello scetticismo d’un popolo o di un’età. L’arte che sogghigna e sbeffeggia, che si permette di essere indecente ed oscena sotto il famoso pretesto di modificare e correggere i costumi corrotti, discende fino alle basse regioni della critica, è viva testimonianza non solo della corruzione d’una gente e d’un secolo, ma anche della vanità o del dispetto di chi scrive. |
La satira, che come genere letterario avevano i Romani cavato dalla letteratura etrusca, e che costituisce una gran novità della loro storia letteraria, è il vero ed eloquente segno dello scetticismo d’un popolo o di un’età. L’arte che sogghigna e sbeffeggia, che si permette di essere indecente ed oscena sotto il famoso pretesto di modificare e correggere i costumi corrotti, discende fino alle basse regioni della critica, è viva testimonianza non solo della corruzione d’una gente e d’un secolo, ma anche della vanità o del dispetto di chi scrive. |
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I costumi non si correggono a via di prediche, come pretendeva {{Ac|Catone}}, molto meno a furia di bastonate, come credeva {{Ac|Giovenale}}. La sfacciata commedia di {{Ac|Aristofane}} invece di correggere gli Ateniesi li persuase a far bere a {{Ac|Socrate}} la cicuta; la morte di Socrate valse certamente assai più di tutte le satire sanguinose dei suoi nemici. |
I costumi non si correggono a via di prediche, come pretendeva {{Ac|Marco Porcio Catone|Catone}}, molto meno a furia di bastonate, come credeva {{Ac|Decimo Giunio Giovenale|Giovenale}}. La sfacciata commedia di {{Ac|Aristofane|Aristofane}} invece di correggere gli Ateniesi li persuase a far bere a {{Ac|Socrate|Socrate}} la cicuta; la morte di Socrate valse certamente assai più di tutte le satire sanguinose dei suoi nemici. |
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II così detto ''realismo'' del teatro moderno mi ha |
II così detto ''realismo'' del teatro moderno mi ha |