Pagina:Sotto il velame.djvu/270: differenze tra le versioni
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<section begin=1/>passato lo Stige e veduto il Tartaro o Dite„? Non è vero, Dante padre? |
<section begin="1" />passato lo Stige e veduto il Tartaro o Dite„? Non è vero, Dante padre?</p> |
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Ma continuano e continueranno a dire che quel Duca,<ref>{{AutoreCitato|Michelangelo Caetani|Michelangelo Caetani}} duca di Sermoneta, autore di questa massimamente felice interpretazione.</ref> cieco d’occhi, era cieco anche di mente, quelli, e son tanti, che hanno gli occhi e non vedono!<section end=1/> |
Ma continuano e continueranno a dire che quel Duca,<ref>{{AutoreCitato|Michelangelo Caetani|Michelangelo Caetani}} duca di Sermoneta, autore di questa massimamente felice interpretazione.</ref> cieco d’occhi, era cieco anche di mente, quelli, e son tanti, che hanno gli occhi e non vedono!<section end="1" /> |
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<section begin=2/>{{Centrato|<big>IX.</big>}} |
<section begin="2" />{{Centrato|<big>IX.</big>}} |
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che l’anima col corpo morta fanno.</poem></div> |
che l’anima col corpo morta fanno.</poem></div> |
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{{Ni|}}Quelli del limbo ebbero il lume che è tenebra. Peccarono per l’ignoranza originale. Questi ebbero mala<section end=2/> |
{{Ni|}}Quelli del limbo ebbero il lume che è tenebra. Peccarono per l’ignoranza originale. Questi ebbero mala<section end="2" /> |