Pagina:Chi l'ha detto.djvu/596: differenze tra le versioni

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564 Chi l'ha detto? [1684-1687]


Colà una dolce melanconia regna sovrana. Il Pindemonte il
quale aveva riparato in quei monti e in quelle colline, che aveva
chiesti ai Numi, così inneggia alla dea tutelare di quei luoghi
ameni, alla musa del romanticismo:


Colà una dolce melanconia regna sovrana. Il {{Sc|{{AutoreCitato|Ippolito Pindemonte|Pindemonte}}}} il quale aveva riparato in quei monti e in quelle colline, che aveva chiesti ai Numi, così inneggia alla dea tutelare di quei luoghi ameni, alla musa del romanticismo:
1684. Melanconia, .


{{Cld
Ninfa gentile,
|1684|Melanconia,<br/>
La vita mia
Ninfa gentile,<br/>
Consegno a te.
La vita mia<br/>
Consegno a te.|{{Sc|{{AutoreCitato|Ippolito Pindemonte|Ipp. Pindemonte}}}}, ''{{TestoCitato|Poesie campestri/La Melanconia|La Melancolia}}'', tra le ''{{TestoCitato|Poesie campestri|Poesie Campestri}}'', str. 4}}


Dolce sollievo prova colui che è sfuggito alle ansie e alle angosce di un grave pericolo che minacciasse lui o i suoi, secondo la colorita immagine dantesca:
(Ipp. Pindemonte, La Melanconia, tra
le Poesie Campestri, str. 4).


{{Cld
Dolce sollievo prova colui che è sfuggito alle ansie e alle an-
|1685|.... Come quei che con lena affannata<br/>
gosce di un grave pericolo che minacciasse lui o i suoi, secondo
Uscito fuor del pelago alla riva,<br/>
la colorita immagine dantesca :
Si volge all'acqua perigliosa, e guata.|{{sc|{{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}}}, ''{{TestoCitato|Divina Commedia/Inferno|Inferno}}'', c. I, v. 22-24}}


{{indent|0|ed è anche un sollievo, dopo le fatiche del giorno, il sonno riparatore della notte. Ecco due citazioni liriche relative a Morfeo:}}
1685 Come quei che con lena affannata


{{Cld
Uscito fuor del pelago alla riva,
|1686|Ma il sol già celasi;<br/>
{{spazi|5}}Tace ogni zeffiro;<br/>
{{spazi|5}}E in sonno placido<br/>
{{spazi|5}}Sopito è il re.}}


{{indent|0|è nel canto di David nel ''{{TestoCitato|Opera:Saul|Saul}}'', tragedia di {{Sc|{{AutoreCitato|Vittorio Alfieri|V. Alfieri}}}}, a. III, sc. 4.}}
Si volge all'acqua perigliosa, e guata;


{{Cld
(Dante, Inferno, e. I, v. 22-24).
|1687|Dormi, o Celeste; i popoli<br/>
Chi nato sia non sanno. |{{sc|{{AutoreCitato|Alessandro Manzoni|Manzoni}}}}, ''{{TestoCitato|Inni sacri/Il Natale|Il Natale}}'', inno}}


ed è anche un sollievo, dopo le fatiche del giorno, il sonno ri-
paratore della notte. Ecco due citazioni liriche relative a Morfeo :


1686. Ma il sol già celasi;


{{Rule|8em}}
Tace ogni zeffiro ;
E in sonno placido
Sopito è il re.

è nel canto di David nel Saul, tragedia di V. Alfieri, a. Ili, se. 4.

1687. Dormi, o Celeste; i popoli
Chi nato sia non sanno.

(Manzoni, // Natale, inno).