Pagina:Matilde Serao Il ventre di Napoli, 1906.djvu/134: differenze tra le versioni
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{{Pt|sistenza|insistenza}} brutale, ma necessaria — la salita della Paggeria, le rampe di Brancaccio, e, ahimè, purtroppo, l’elegantissimo parco Margherita, e le squisite traverse Partenope, d’onde si scopre tanto divino paesaggio di mare e di cielo, sono anche destinate a tale uso. Io ho nominato solo quattro o cinque vie, perchè esse appartengono, è triste il dirlo, ai quartieri più civili di Napoli, cioè di san Ferdinando e Ghiaia, poiché essi appartengono al famoso rione della Beltà, cioè dove abita la nobiltà e dove vengono a dimorare i forestieri. Delle viottole e viuzze ammorbate, ammorbanti dei quartieri popolari, non parlo; dovrei nominarle a centinaia. Ciò è immondo; ma è la verità. Or dunque, ogni salvatore di Napoli, tutti i salvatori di Napoli hanno pensato, hanno detto: diamo al popolo napoletano delle case al primo piano, al secondo, al terzo, al quarto, delle case piccole, pulite, con la cucinetta, col robinetto di acqua di Serino, col cesso; diamo loro delle case ove entri l’aria, entri il sole, ove ci si possa lavorare ampiamente, bere in abbondanza e ove la primissima decenza, la primissima igiene sieno rispettate. E ciò è stato fatto; e tre o quattro grandi o piccoli quartieri di case pel popolo sono sorti, e ciò è stato fatto con tale imprevidenza. |
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Paggeria, le rampe di Brancaccio, e, ahimè, pur- |
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troppo, l'elegantissimo parco Margherita, e le squi- |
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site traverse Partenope, d'onde si scopre tanto di- |
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vino paesaggio di mare e di cielo, sono anche de- |
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stinate a tale uso. Io ho nominato solo quattro o |
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cinque vie , perchè esse appartengono , è triste il |
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dirlo, ai quartieri più civili di Napoli, cioè di san |
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Ferdinando e Ghiaia, poiché essi appartengono al |
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famoso rione della Beltà, cioè dove abita la nobiltà |
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e dove vengono a dimorare i forestieri. Delle viot- |
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popolari, non parlo; dovrei nominarle a centinaia. |
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Ciò è immondo; ma è la verità. Or dunque, ogni |
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salvatore di Napoli, tutti i salvatori di Napoli hanno |
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pensato, hanno detto: diamo al popolo napoletano |
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delle case al primo piano, al secondo, al terzo, al |
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quarto, delle case piccole, pulite, con la cucinetta, |
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loro delle case ove entri l'aria, entri il sole, ove ci |
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si possa lavorare ampiamente, bere in abbondanza |
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e ove la primissima decenza, la primissima igiene |
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