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di vittorio alfieri 27


Già non fia che di te l’uom favoleggi,
Nel dir che intera dall’etereo polo
Giù ti portasse un bello alato stuolo
8Sovra il gran tempio, in cui per te ti reggi.
Ma se pur fosti, opra immortal, concetta1
In uom mortal, donde ei l’idea mai tolse
11D’una magion di Dio così perfetta?
Fervido ingegno dal suo fral si sciolse,
E in ciel d’ogni bell’opra ebbe l’eletta;
14Quaggiù tornato, unica palma ei colse.2


XXXII.3

L’America libera.

ODI.

Mai non si mostri al ver timido amico
Chi non vuol perder vita appo coloro
Che questo tempo chiameranno antico.


Dante, Parad., c. XVII.


Ode prima.

Accenna le cagioni della guerra.

I.

Qual odo io suono di guerriera tromba
Dell’oceàno immenso


    dal cielo (dall’etereo polo) e deposta sovra il gran tempio, ove miracolosamente si regge, da uno stuolo di angeli.

  1. 9. Concetta, concepita.
  2. 12-14. Michelangelo si sciolse dal suo corpo mortale e, salito in cielo, ebbe facoltà di scegliere ciò che vi fosse di più bello; tornato in terra, fece opera che non avrà mai l’eguale. Il Buonarroti ha, in uno dei sonetti per Dante, un pensiero analogo a questo:
    Dal ciel discese, e col mortal suo, poi
    Che visto ebbe l’inferno giusto e ’l pio,
    Ritornò vivo a contemplare Dio,
    Per dar di tutto il vero lume a noi.
    Fral, corpo mortale. L’eletta, la scelta; voce usata da Dante (Purg., XIII, 10 segg.):
    «Se qui per dimandar gente s’aspetta»,
    Ragionava il poeta, «io temo forse
    Che patirà d’indugio nostra eletta».
  3. Questa prima ode ha nell’autografo la data: «19 dicembre 1781»: alla strofe quinta è la data del giorno successivo, ripetuta alla fine; mancano al principio i versi di Dante. Essa è, come tutte le seguenti, meno la terza, di otto strofe, così disposte: A b C B a C c D E e D d f G F G.
    A ben intendere questa specie di poemetto dell’A., è necessario riandare brevemente la storia della guerra d’indipendenza americana. Lunga e tenace era stata la lotta che, per tutto il sec. xvii e xviii, l’Inghilterra aveva sostenuta nelle Indie contro la Francia, poiché ambedue aspiravano alla supremazia di quella regione. La campagna, condotta nell’ultimo tempo dal governatore Lord Mornington, e nella quale si illustrò Arturo Wellesley, che sarebbe stato più tardi il duca di Wellington, si chiuse con la vittoria dell’Inghil-