Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/279: differenze tra le versioni

 
 
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<poem>Di’ lor come a figliuoli il mio desìo,
<poem>Di’ lor come a figliuoli il mio desìo,
Che sempre fûr compagni de’ miei nati.
Chè sempre fûr compagni de’ miei nati.
{{R|140}}Non sien pigri nè ingrati
{{R|140}}Non sien pigri nè ingrati
A pormi nel gran seggio ond’io cascai.
A pormi nel gran seggio ond’io cascai.
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Che ciascun rio pensier di tirannìa
Che ciascun rio pensier di tirannìa
Al tutto ispento fia
Al tutto ispento fia
Per la succession perpetuale.
Per la successïon perpetuale.
{{R|165}}E quando il suo vessillo imperïale
{{R|165}}E quando il suo vessillo imperïale
Menerà il padre santo a casa mia,
Menerà il padre santo a casa mia,
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Chiuso da’ monti e dal suo proprio mare;
Chiuso da’ monti e dal suo proprio mare;
E più là non passare,
E più là non passare,
{{R|175}}Chè più non disse chi mi die la ’mposta.
{{R|175}}Chè più non disse chi mi diè la ’mposta.
E guarda ad ora ad or da costa a costa
E guarda ad ora ad or da costa a costa
Gli atti che vedi a chi t’ascolta fare;</poem>
Gli atti che vedi a chi t’ascolta fare;</poem>