Pagina:Gli sposi promessi III.djvu/123: differenze tra le versioni

CandalBot (discussione | contributi)
Pywikibot touch edit
Pebbles (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Sc|capitolo v - tomo iii}}|489}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Pt|comanda|raccomanda}} la rassegnazione, può difficilmente far credere che compatisce<ref>''Segno di richiamo, e a margine, in penna:'' « . punto fermo». ''Cancellatura'' [chi disputa coll’ | nega all’ | addolorato sulle cagioni del dolore | chi nega e chi vuol disputare con l’addolorato sulla cagione del suo dolore | chi dice: il patimento è inevitabile] chi nega all’addolorato che la cagione [del su] prima, unica del suo
CAPITOLO V - TOMO III.
dolore sia ''(lacuna)'' e appena appena</ref> chi nega all’addolorato che la causa<ref>del suo dolore si</ref> prima,<ref>ed</ref> unica del suo dolore, sia nella volontà<ref>perversa</ref> scellerata di alcuni:<ref>appena appena quando</ref> converrà che abbia ben fama di onesto e di umano, perché l’addolorato si contenti di crederlo cieco e insensato, e non lo chiami atroce fautore, complice di quelli che creano il dolore. Sono<ref>i veggenti in que</ref> i chiaroveggenti, in quel caso, come un medico, che giunga al letto d'un infermo circondato da una famiglia amante e ignorante, dove si trovi un ciarlatano; il quale assevera che il male è tutto nella cecità o nella impostura dei medici, e ch’egli tiene un’ampollina, dov’è la salute.<ref>Il</ref> Se il medico, il quale vede che la malattia è incurabile,<ref>non [può che | proferisce] può dire questo</ref> vi lascia uscire dalla chiostra dei denti questo suo parere, la famiglia lo riguarderà come<ref>un uomo</ref> un pazzo crudele, che desidera di veder morire le persone.<br>
comanda la rassegnazione, può difficilmente far credere che

compatisce1 chi nega all’addolorato che la causa - prima,3
linica del suo dolore, sia nella volontà 4 scellerata di alcuni:
converrà che abbia ben fama di onesto e di umano, per¬
ché l’addolorato si contenti di crederlo cieco e insensato, e
n0n lo chiami atroce fautore, complice di quelli che creano il
dolore. Sono" i chiaroveggenti, in quel caso, come un me¬
dico, che giunga al letto d'un infermo circondato*da una fa¬
miglia amante e ignorante, dove si trovi un ciarlatano;
il quale assevera che il male è tutto nella cecità o nella
impostura dei medici, e ch’egli tiene un’ampollina, dov’è la
salute.’ Se il medico, il quale vede che la malattia è incu¬
rabile, 8 vi lascia uscire dalla chiostra dei denti questo suo
parere, la famiglia lo riguarderà come 9 un pazzo crudele, che
desidera di veder morire le persone.
Queste false idee che, a malgrado di tanti scritti ragionati
Queste false idee che, a malgrado di tanti scritti ragionati
e dell’aumento di tante cognizioni,<ref>Queste false idee che pur vivono ancora e anche</ref> vivono<ref>ancora</ref> tuttavia latenti e come addormentate nella mente<ref>dei più, e </ref> di moltissimi, pronte a ricomparire quando una penuria (che Dio tenga lontana) dia loro occasione di mostrarsi, erano<ref>ai tempi</ref> ben più universali,<ref>più avidamente bevute</ref>
e dell’aumento di tante cognizioni,10 vivono11 tuttavia latenti
più pertinacemente tenute, più furibondamente applicate nei tempi della nostra storia; nei quali<ref>la rozzezza era ancora quasi universale</ref> l’ignoranza era tanto più generale, e la scienza,<ref>era di pochi</ref> che era pure di pochi, consisteva in un peripateticismo,<ref>applicato come</ref> inteso come si poteva, e applicato come si voleva a tutte le quistioni possibili di ogni genere: in tempi, in cui non esisteva ancora l’economia politica, voglio dire la scritta e ridotta in trattati, perché l’economia politica di fatto<ref>[più o meno spropositata non può non esistere nella società ; e si tratta soltanto] più o meno spropositata</ref> esiste nella società necessariamente più o meno spropositata.
e come addormentate nella mente 1S di moltissimi, pronte a
ricomparire quando una penuria (che Dio tenga lontana)
dia loro occasione di mostrarsi, erano13 ben più universali,14
più pertinacemente tenute, più furibondamente applicate
nei tempi della nostra storia; nei quali15 l’ignoranza era tanto
più generale, e la scienza,1" che era pure di pochi, consisteva
in un peripateticismo,17 inteso come si poteva, e applicato
come si voleva a tutte le quistioni possibili di ogni genere:
in tempi, in cui non esisteva ancora l’economia politica,
voglio dire la scritta e ridotta in trattati, perché l’economia
politica di fatto 18 esiste nella società necessariamente più o
meno spropositata.
1 Segno di richiamo, c a margine, in penna : « . punto fermo».
Cancellatura [chi disputa coll’ | nega all’ [ addolorato sulle cagioni
del dolore | chi nega e chi vuol disputare con l’addolorato sulla
cagione del suo dolore | chi dice: il patimento è inevitabile] chi
nega all’addolorato che la cagione [del su] prima, unica del suo
dolore sia (lacuna) e appena appena — 5 del suo dolore si —
3 ed — 4 perversa — 5 appena appena quando — 11 i veggenti in
que — 7 II — 8 non [pu^j che | proferisce] può dire questo — 9 un
uomo — 1,1 Queste false idee che pur vivono ancora e anche — 11 an¬
cora — 12 dei più, e — 13 ai tempi — IJ più avidamente bevute —
la rozzezza era ancora quasi universale — IP’ era di pochi —
applicato come — 18 [più o meno spropositata non può non esi¬
stere nella società ; e si tratta soltanto] più o meno spropositata
490