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{{Pt|comanda|raccomanda}} la rassegnazione, può difficilmente far credere che compatisce<ref>''Segno di richiamo, e a margine, in penna:'' « . punto fermo». ''Cancellatura'' [chi disputa coll’ | nega all’ | addolorato sulle cagioni del dolore | chi nega e chi vuol disputare con l’addolorato sulla cagione del suo dolore | chi dice: il patimento è inevitabile] chi nega all’addolorato che la cagione [del su] prima, unica del suo |
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CAPITOLO V - TOMO III. |
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dolore sia ''(lacuna)'' e appena appena</ref> chi nega all’addolorato che la causa<ref>del suo dolore si</ref> prima,<ref>ed</ref> unica del suo dolore, sia nella volontà<ref>perversa</ref> scellerata di alcuni:<ref>appena appena quando</ref> converrà che abbia ben fama di onesto e di umano, perché l’addolorato si contenti di crederlo cieco e insensato, e non lo chiami atroce fautore, complice di quelli che creano il dolore. Sono<ref>i veggenti in que</ref> i chiaroveggenti, in quel caso, come un medico, che giunga al letto d'un infermo circondato da una famiglia amante e ignorante, dove si trovi un ciarlatano; il quale assevera che il male è tutto nella cecità o nella impostura dei medici, e ch’egli tiene un’ampollina, dov’è la salute.<ref>Il</ref> Se il medico, il quale vede che la malattia è incurabile,<ref>non [può che | proferisce] può dire questo</ref> vi lascia uscire dalla chiostra dei denti questo suo parere, la famiglia lo riguarderà come<ref>un uomo</ref> un pazzo crudele, che desidera di veder morire le persone.<br> |
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comanda la rassegnazione, può difficilmente far credere che |
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compatisce1 chi nega all’addolorato che la causa - prima,3 |
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linica del suo dolore, sia nella volontà 4 scellerata di alcuni: |
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converrà che abbia ben fama di onesto e di umano, per¬ |
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ché l’addolorato si contenti di crederlo cieco e insensato, e |
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n0n lo chiami atroce fautore, complice di quelli che creano il |
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dolore. Sono" i chiaroveggenti, in quel caso, come un me¬ |
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dico, che giunga al letto d'un infermo circondato*da una fa¬ |
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miglia amante e ignorante, dove si trovi un ciarlatano; |
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il quale assevera che il male è tutto nella cecità o nella |
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impostura dei medici, e ch’egli tiene un’ampollina, dov’è la |
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salute.’ Se il medico, il quale vede che la malattia è incu¬ |
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rabile, 8 vi lascia uscire dalla chiostra dei denti questo suo |
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parere, la famiglia lo riguarderà come 9 un pazzo crudele, che |
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desidera di veder morire le persone. |
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Queste false idee che, a malgrado di tanti scritti ragionati |
Queste false idee che, a malgrado di tanti scritti ragionati |
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e dell’aumento di tante cognizioni,<ref>Queste false idee che pur vivono ancora e anche</ref> vivono<ref>ancora</ref> tuttavia latenti e come addormentate nella mente<ref>dei più, e </ref> di moltissimi, pronte a ricomparire quando una penuria (che Dio tenga lontana) dia loro occasione di mostrarsi, erano<ref>ai tempi</ref> ben più universali,<ref>più avidamente bevute</ref> |
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e dell’aumento di tante cognizioni,10 vivono11 tuttavia latenti |
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più pertinacemente tenute, più furibondamente applicate nei tempi della nostra storia; nei quali<ref>la rozzezza era ancora quasi universale</ref> l’ignoranza era tanto più generale, e la scienza,<ref>era di pochi</ref> che era pure di pochi, consisteva in un peripateticismo,<ref>applicato come</ref> inteso come si poteva, e applicato come si voleva a tutte le quistioni possibili di ogni genere: in tempi, in cui non esisteva ancora l’economia politica, voglio dire la scritta e ridotta in trattati, perché l’economia politica di fatto<ref>[più o meno spropositata non può non esistere nella società ; e si tratta soltanto] più o meno spropositata</ref> esiste nella società necessariamente più o meno spropositata. |
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e come addormentate nella mente 1S di moltissimi, pronte a |
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ricomparire quando una penuria (che Dio tenga lontana) |
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dia loro occasione di mostrarsi, erano13 ben più universali,14 |
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più pertinacemente tenute, più furibondamente applicate |
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nei tempi della nostra storia; nei quali15 l’ignoranza era tanto |
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più generale, e la scienza,1" che era pure di pochi, consisteva |
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in un peripateticismo,17 inteso come si poteva, e applicato |
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come si voleva a tutte le quistioni possibili di ogni genere: |
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in tempi, in cui non esisteva ancora l’economia politica, |
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voglio dire la scritta e ridotta in trattati, perché l’economia |
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politica di fatto 18 esiste nella società necessariamente più o |
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meno spropositata. |
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1 Segno di richiamo, c a margine, in penna : « . punto fermo». |
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Cancellatura [chi disputa coll’ | nega all’ [ addolorato sulle cagioni |
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del dolore | chi nega e chi vuol disputare con l’addolorato sulla |
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cagione del suo dolore | chi dice: il patimento è inevitabile] chi |
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nega all’addolorato che la cagione [del su] prima, unica del suo |
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dolore sia (lacuna) e appena appena — 5 del suo dolore si — |
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3 ed — 4 perversa — 5 appena appena quando — 11 i veggenti in |
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que — 7 II — 8 non [pu^j che | proferisce] può dire questo — 9 un |
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uomo — 1,1 Queste false idee che pur vivono ancora e anche — 11 an¬ |
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cora — 12 dei più, e — 13 ai tempi — IJ più avidamente bevute — |
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la rozzezza era ancora quasi universale — IP’ era di pochi — |
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stere nella società ; e si tratta soltanto] più o meno spropositata |
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