Pagina:Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e il popolo.djvu/96: differenze tra le versioni

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Ma in primo luogo dalla giusta interpretazione di tali versi risulta che il poeta non intese parlare della ''racchetta'', ma di “una taschetta a maglie, in cui, per giuoco le fanciulle gittavano molte palle leggiere, e poi, fattele uscire in mucchio, ad una ad una le andavano con la mano ripigliando senza punto smovere le altre„<ref>''{{AutoreCitato|Vincenzo Lanfranchi|V. Lanfranchi}}''. Lexicon Poeticum. Torino, Paravia, 1890. Alla voce: reticulum.</ref>. Inoltre non si conosce come il giuoco della ''palla trigonale'' veniva eseguito: si sa solamente che le persone le quali vi prendevano parte erano tre: erano disposte ai tre vertici di un triangolo, e si faceva spesso nelle terme <ref>''{{Wl|Q101490|F. Lübker}}'', Lessico antichità classica. Roma, Forzani, 1891. A. v: trigon.</ref>. Perciò, quantunque sembri che la racchetta fosse davvero nota agli antichi e se ne servissero gli adulti per dare e rimettere la palla<ref>''{{AutoreCitato|Jacopo Facciolati|J. Facciolati}}, {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|E. Forcellini}}'', Lexicon totus lat. Patavii 1869. A. v: reticulum.</ref>, non si può dire con certezza che la ''palla a corda'' derivi dalla ''trigonale''.
Ma in primo luogo dalla giusta interpretazione di tali versi risulta che il poeta non intese parlare della ''racchetta'', ma di “una taschetta a maglie, in cui, per giuoco le fanciulle gittavano molte palle leggiere, e poi, fattele uscire in mucchio, ad una ad una le andavano con la mano ripigliando senza punto smovere le altre„<ref>''{{AutoreCitato|Vincenzo Lanfranchi|V. Lanfranchi}}''. Lexicon Poeticum. Torino, Paravia, 1890. Alla voce: reticulum.</ref>. Inoltre non si conosce come il giuoco della ''palla trigonale'' veniva eseguito: si sa solamente che le persone le quali vi prendevano parte erano tre: erano disposte ai tre vertici di un triangolo, e si faceva spesso nelle terme <ref>''{{Wl|Q101490|F. Lübker}}'', Lessico antichità classica. Roma, Forzani, 1891. A. v: trigon.</ref>. Perciò, quantunque sembri che la racchetta fosse davvero nota agli antichi e se ne servissero gli adulti per dare e rimettere la palla<ref>''{{AutoreCitato|Jacopo Facciolati|J. Facciolati}}, {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|E. Forcellini}}'', Lexicon totus lat. Patavii 1869. A. v: reticulum.</ref>, non si può dire con certezza che la ''palla a corda'' derivi dalla ''trigonale''.


È certo invece che il giuoco della ''palla a corda'' si faceva nel 500 in Italia e fuori e se ne hanno moltissime prove<ref>Fra tutte emerge quella fornitaci dall’op. cit. dello ''Scaino il'' quale tratta diffusamente questo giuoco.</ref>.
È certo invece che il giuoco della ''palla a corda'' si faceva nel 500 in Italia e fuori e se ne hanno moltissime prove<ref>Fra tutte emerge quella fornitaci dall’op. cit. dello ''{{AutoreCitato|Antonio Scaino|Scaino}}'' il quale tratta diffusamente questo giuoco.</ref>.


Non è nemmeno sicuro che il ''Lawn Tennis'', giuoco inglese corrispondente alla ''palla a corda'', sia d’origino italiana. Ve tuttavia una grande somiglianza fra questi giuochi.
Non è nemmeno sicuro che il ''Lawn Tennis'', giuoco inglese corrispondente alla ''palla a corda'', sia d’origino italiana. Ve tuttavia una grande somiglianza fra questi giuochi.