Pensieri (Leopardi)/LXXIV: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
CandalBot (discussione | contributi)
m Bot: creazione area dati
BrolloBot (discussione | contributi)
m Pywikibot 3.0-dev
 
Riga 1:
{{Conteggio pagine|[[Speciale:Statistiche]]}}<!-- Area dati: non modificare da qui: --><onlyinclude><div style="display:none"><section begin="precsottotitolo"/>../LXXIIIIII<section end="precsottotitolo"/>
<section begin="prec"/>../LXXIII<section end="prec"/>
<section begin="succ"/>../LXXV<section end="succ"/>
<section begin="nome template"/>IncludiIntestazione<section end="nome template"/>
<section begin="data"/>2022 dicembregennaio 20082021<section end="data"/>
<section begin="avz"/>75%<section end="avz"/>
<section begin="arg"/>FilosofiaDa definire<section end="arg"/>
</div></onlyinclude><!-- a qui -->{{Qualità|avz=75%|data=2022 dicembregennaio 20082021|arg=FilosofiaDa definire}}{{IncludiIntestazione|sottotitolo=LXXIV|prec=../LXXIII|succ=../LXXV}}
 
{{IncludiIntestazione|prec=../LXXIII|succ=../LXXV}}
<pages index="Leopardi, Giacomo – Pensieri, Moralisti greci, 1932 – BEIC 1858513.djvu" from="50" to="51" fromsection="s3" tosection="s1" />
Verso gli uomini grandi, e specialmente verso quelli in cui risplende una straordinaria virilità, il mondo è come donna. Non gli ammira solo, ma gli ama: perché quella loro forza l’innamora. Spesso, come nelle donne, l’amore verso questi tali è maggiore per conto ed in proporzione del disprezzo che essi mostrano, dei mali trattamenti che fanno, e dello stesso timore che ispirano agli uomini. Così Napoleone fu amatissimo dalla Francia, ed oggetto, per dir così, di culto ai soldati, che egli chiamò carne da cannone, e trattò come tali. Così tanti capitani che fecero degli uomini simile giudizio ed uso, furono carissimi ai loro eserciti in vita, ed oggi nelle storie fanno invaghire di se i lettori. Anche una sorte di brutalità e di stravaganza piace non poco in questi tali, come alle donne negli amanti. Però Achille è perfettamente amabile; laddove la bontà di Enea e di Goffredo, e la saviezza di questi medesimi e di Ulisse, generano quasi odio.