Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/105: differenze tra le versioni
Divudi85: split |
|||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||— 95 —|}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
scosse indietro i capelli e disse ruvidamente: |
scosse indietro i capelli e disse ruvidamente: |
||
— Forse è meglio: |
— Forse è meglio: così almeno tutto sarà finito. |
||
Di nuovo silenzio: e tutte e due parvero semplicemente intente a guardare nel prato. |
Di nuovo silenzio: e tutte e due parvero semplicemente intente a guardare nel prato. |
||
{{Ct|t=3|v=3|❦}} |
|||
⚫ | Fra i cespugli di ginestra pascolava ancora il gregge: la massa grigia aveva contro luce un’ondulazione argentea, con macchie di ruggine sul dorso e lievi colorazioni rosee intorno alle orecchie melanconiche delle pecore. Il cane, che forse per la lunga consuetudine aveva preso un aspetto di agnello, e col muso a terra pareva pascolare anch’esso, di tanto in tanto sollevava la testa, e gettava un grido forte, chiaro fra il torbido belare che lo circondava, quasi per ricordare a sè stesso chi era. |
||
⚫ | |||
⚫ | Fra i cespugli di ginestra pascolava ancora il gregge: la massa grigia aveva contro luce un’ondulazione argentea, con macchie di ruggine sul dorso e lievi colorazioni rosee intorno alle orecchie melanconiche delle pecore. Il cane, che forse per la lunga consuetudine aveva preso un aspetto di agnello, e col muso a terra pareva pascolare anch’esso, di tanto in tanto sollevava la testa, e gettava un grido forte, chiaro fra il torbido belare che lo circondava, quasi per ricordare a |
||
⚫ |