Pagina:Le Novelle Indiane Di Visnusarma, UTET, 1896.djvu/206: differenze tra le versioni

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io non darò alcun consiglio. — Avendo inteso ciò, il delfino disse: Ricordandoti, o amico, di me che pur son colpevole, l’antica affezione, dammi tu consiglio acconcio! — Il scimio disse: Io non ti dirò nulla. Come poi 10 fossi menato da te, per il consiglio di tua moglie, ad essere gettato in mare, certamente cotesto non era bello per te. Quantunque poi la moglie sia la cosa più cara in tutto il mondo, non si gettano però in mare né gli amici nè i congiunti per consiglio della moglie. Intanto, io t’ho fatto già conoscere, o sciocco, che tu perirai per la tua storditaggine. Perchè
io non darò alcun consiglio. — Avendo inteso ciò, il delfino disse: Ricordandoti, o amico, di me che pur son colpevole, l’antica affezione, dammi tu consiglio acconcio! — Il scimio disse: Io non ti dirò nulla. Come poi 10 fossi menato da te, per il consiglio di tua moglie, ad essere gettato in mare, certamente cotesto non era bello per te. Quantunque poi la moglie sia la cosa più cara in tutto il mondo, non si gettano però in mare né gli amici nè i congiunti per consiglio della moglie. Intanto, io t’ho fatto già conoscere, o sciocco, che tu perirai per la tua storditaggine. Perchè
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{{indent|3|Chi non fa per sua stoltizia}}{{indent|2|Ciò che ha detto un sapïente,}}{{indent|2|Si rovina immantinente,}}
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