Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/287: differenze tra le versioni

Phe-bot (discussione | contributi)
Alex_brollo: split
 
Cinnamologus (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||{{Sc|atto primo}}|281}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<poem>
{{poem t|
del vostro prisco amore, Elettra, Oreste;
del vostro prisco amore, Elettra, Oreste;
pegni a pace novella: al raggiar suo
pegni a pace novella: al raggiar suo
dileguerassi, come al sole nebbia,
dileguerassi, come al sole nebbia,
il basso amor che per me in petto or nutrì.
il basso amor che per me in petto or nutri.
Cliten.+ ...Mi è cara Elettra, e necessario Oreste,...
;Cliten.
ma, dell’amata Ifigenía spirante
...Mi è cara Elettra, e necessario Oreste,...
ma, dell’amata Ifigenia spirante
mi suona in cor la flebil voce ancora:
mi suona in cor la flebil voce ancora:
l’odo intorno gridare in mesti accenti:
l’odo intorno gridare in mesti accenti:
Riga 12: Riga 11:
Non l’amo io, no. — Ben altro padre, Egisto,
Non l’amo io, no. — Ben altro padre, Egisto,
stato saresti ai figli miei.
stato saresti ai figli miei.
;Egisto
Egisto+11 Potessi,
deh, pure un nelle mie man tenerli!
Potessi,
deh, pure un di nelle mie man tenerli!
Ma, tanto mai non spero. — Altro non veggio
Ma, tanto mai non spero. — Altro non veggio
nell’avvenir per me. che affanni, ed onta,
nell’avvenir per me, che affanni, ed onta,
precipizj, e rovina. Eppur qui aspetto
precipizj, e rovina. Eppur quí aspetto
il mio destin, qual ch’egli sia; se il vuoi.
il mio destin, qual ch’egli sia; se il vuoi.
Io rimarrò, finché il periglio è mio;
Io rimarrò, finché il periglio è mio;
se tuo divien, cader vittima sola
se tuo divien, cader vittima sola
ben io saprò di un infelice amore.
ben io saprò di un infelice amore.
Cliten.+ Indivisibil fare il destin nostro
;Cliten.
Indivisibil fare il destin nostro
saprò ben io primiera. Il tuo modesto
saprò ben io primiera. Il tuo modesto
franco parlar vieppiù m’infiamma: degno
franco parlar vieppiú m’infiamma: degno
più ognor ti scorgo di tutt’altra sorte. —
piú ognor ti scorgo di tutt’altra sorte. —
Ma Elettra vien; lasciami seco: io l’amo;
Ma Elettra vien; lasciami seco: io l’amo;
piegarla appieno a tuo favor vorrei.
piegarla appieno a tuo favor vorrei.
}}
{{ct|c=scena|SCENA TERZA}}

{{ct|c=personaggi|Elettra, Clitennestra.}}

;Elet.
{{Ct|f=115%|v=1|SCENA TERZA}}
Madre, e fia ver, che il rio nostro destino
{{Ct|f=100%|v=1|L=0px|{{Sc|Elettra, Clitennestra.}}}}
{{poem t|
Elet.+ Madre, e fia ver, che il rio nostro destino
a tremar sempre condannate ci abbia;
a tremar sempre condannate ci abbia;
e a sospirar, tu il tuo consorte, invano,
e a sospirar, tu il tuo consorte, invano,
io ’l genitore? A noi che giova Omai
io ’l genitore? A noi che giova omai
l’udir da sue radici Troja svelta,
l’udir da sue radici Troja svelta,
}}
</poem>
Piè di pagina (non incluso)Piè di pagina (non incluso)
Riga 1: Riga 1:
</div>

<references/></div>