Pagina:Negri - Stella mattutina, Mondadori, 1921.djvu/182: differenze tra le versioni
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A pochi passi dalla casa colonica, il lezzo d’un letamaio le ferisce le nari, le penetra nella gola e nello stomaco, con violenza d’acredine sensuale; ma non l’urta: anzi, le piace, come un forte liquore. Le sembra che il respirarlo a lungo la renderà ubbriaca; ma nel medesimo tempo la guarirà. |
A pochi passi dalla casa colonica, il lezzo d’un letamaio le ferisce le nari, le penetra nella gola e nello stomaco, con violenza d’acredine sensuale; ma non l’urta: anzi, le piace, come un forte liquore. Le sembra che il respirarlo a lungo la renderà ubbriaca; ma nel medesimo tempo la guarirà. |
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Anche l’aia le piace, ben battuta, con il portico ingombro di carri e d’attrezzi rurali, con un fico nano abbarbicato all’angolo di levante, e all’ingiro i colmi fienili e |
Anche l’aia le piace, ben battuta, con il portico ingombro di carri e d’attrezzi rurali, con un fico nano abbarbicato all’angolo di levante, e all’ingiro i colmi fienili e più in là le stalle: anche la cucina, con il basso focolare e i piatti a fiori smaglianti nelle rastrelliere, e molte panche torno torno, come all’osteria: sulle quali si mangia con la ciotola in mano. |
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