Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/18: differenze tra le versioni

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che poteva e dovea facilitarne la legittimazione. Ebbe ser Piero tre mogli, come rilevasi dalla genealogia del Dei, cioè Giovanna di Zanobi Amadori, Francesca di ser Giuliano Lanfredini, e Lucrezia di Guglielmo Cortigiani. Se {{sc|Lionardo}} visse in famiglia colla seconda moglie, come vedesi dal registro summentovato, ben è chiaro che v’era anche ai tempi della prima, giacchè allora, come or or diremo, pensò ser Piero a farlo istruire. Visse pur colla terza; e lo rilevo da un sonetto giocoso del {{AutoreCitato|Bernardo Bellincioni|Bellincioni}}<ref>''Rime del faceto et arguto poeta Messer'' Bernardo Belinzone ''fiorentino. Milano 1493. Per Filippo Maria de’ Mantigazzi''.</ref> diretto a Madonna Lucrezia (certamente avanti l’anno 1483 in cui giù era in Milano), nel quale dice d’essere
che poteva e dovea facilitarne la legittimazione. Ebbe ser Piero tre mogli, come rilevasi dalla genealogia del Dei, cioè Giovanna di Zanobi Amadori, Francesca di ser Giuliano Lanfredini, e Lucrezia di Guglielmo Cortigiani. Se {{sc|Lionardo}} visse in famiglia colla seconda moglie, come vedesi dal registro summentovato, ben è chiaro che v’era anche ai tempi della prima, giacchè allora, come or or diremo, pensò ser Piero a farlo istruire. Visse pur colla terza; e lo rilevo da un sonetto giocoso del {{AutoreCitato|Bernardo Bellincioni|Bellincioni}}<ref>''Rime del faceto et arguto poeta Messer'' Bernardo Belinzone ''fiorentino. Milano 1493. Per Filippo Maria de’ Mantigazzi''.</ref> diretto a Madonna Lucrezia (certamente avanti l’anno 1483 in cui giù era in Milano), nel quale dice d’essere
{{Indent|1|A Fiesole con Piero e Leonardo}}
{{Indent|1|A Fiesole con Piero e Leonardo.}}


Vedremo in seguito che a Fiesole i Vinci avean casa, e che v’era {{sc|Lionardo}} anche nel 1505. È egli probabile che un fanciullo, tenuto come vile bastardo, vivesse continuamente nella famiglia paterna nel tempo di tre successive matrigne? Di più: nel {{Wl|Q153028|codice atlantico}} in cui {{Wl|Q1858775|Pompeo Leoni}}<ref name=p18>Questo gran codice, che chiamasi atlantico pel sesto e per la mole, contiene quanti disegni e scritti di {{sc|Lionardo}} il cav. Pompeo Leoni potè raccogliere poco dopo la di lui morte, avendone avuta gran parte dal</ref> raccolse quanti scritti e disegni
Vedremo in seguito che a Fiesole i Vinci avean casa, e che v’era {{sc|Lionardo}} anche nel 1505. È egli probabile che un fanciullo, tenuto come vile bastardo, vivesse continuamente nella famiglia paterna nel tempo di tre successive matrigne? Di più: nel {{TestoAssente|codice atlantico}} in cui Pompeo Leoni<ref name=p18>Questo gran codice, che chiamasi atlantico pel sesto e per la mole, contiene quanti disegni e scritti di {{sc|Lionardo}} il cav. Pompeo Leoni potè raccogliere poco dopo la di lui morte, avendone avuta gran parte dal</ref> raccolse quanti scritti e disegni