Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/163: differenze tra le versioni
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 2: | Riga 2: | ||
pensava che solo la pietà può sollevare l’anima piegata dal male degli altri, e portarla sulle sue ali fino alle altissime soglie di un mondo ove un giorno tutti saremo eguali nella gioia di Dio. |
pensava che solo la pietà può sollevare l’anima piegata dal male degli altri, e portarla sulle sue ali fino alle altissime soglie di un mondo ove un giorno tutti saremo eguali nella gioia di Dio. |
||
Fra un segno e l’altro del registro i clienti del frantoio le raccontavano i loro guai, i loro drammi: qualcuno la pregava di scrivergli una lettera o una supplica: così le venne lo spunto per un nuovo romanzo; attinto dal vero: attinto come la pasta nera delle olive dalla vasca del frantoio, che si mutava in olio, in balsamo, in luce: e mise un titolo grigio, che sotto però nascondeva anch’esso il seme del fuoco: lo intitolò Rami caduti. |
Fra un segno e l’altro del registro i clienti del frantoio le raccontavano i loro guai, i loro drammi: qualcuno la pregava di scrivergli una lettera o una supplica: così le venne lo spunto per un nuovo romanzo; attinto dal vero: attinto come la pasta nera delle olive dalla vasca del frantoio, che si mutava in olio, in balsamo, in luce: e mise un titolo grigio, che sotto però nascondeva anch’esso il seme del fuoco: lo intitolò ''Rami caduti''.{{Nota separata|Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/229|4|Pagina:Deledda - Cosima, Milano, Treves, 1937.djvu/230|4}} |
||