Pagina:Salgari - Il Re dell'Aria.djvu/230: differenze tra le versioni
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Quattordici giorni dopo, l’''Orulgan'', dopo d’aver toccato Amburgo per mettere a terra una parte del carico e di emigranti e per lanciare un dispaccio confidenziale al direttore della Compagnia Teriosky, entrava a tutto vapore nel porto di Riga, ancorandosi di fronte alla vecchia banchina dell’Onega. |
Quattordici giorni dopo, l’''Orulgan'', dopo d’aver toccato Amburgo per mettere a terra una parte del carico e di emigranti e per lanciare un dispaccio confidenziale al direttore della Compagnia Teriosky, entrava a tutto vapore nel porto di Riga, ancorandosi di fronte alla vecchia banchina dell’Onega. |
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Il capitano Orloff, dopo di aver ricevuto il capitano del Porto per le solite pratiche e dopo avergli rimesso il libro di bordo, scese in una scialuppa e prese terra presso l’immenso edificio della Compagnia, facendosi condurre dinanzi al direttore generale, un ex-vice-ammiraglio, molto vecchio, che la sapeva però assai lunga sul suo mestiere di uomo di mare. |
Il capitano {{Ec|Orsoff|Orloff}}, dopo di aver ricevuto il capitano del Porto per le solite pratiche e dopo avergli rimesso il libro di bordo, scese in una scialuppa e prese terra presso l’immenso edificio della Compagnia, facendosi condurre dinanzi al direttore generale, un ex-vice-ammiraglio, molto vecchio, che la sapeva però assai lunga sul suo mestiere di uomo di mare. |
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— Avrete ricevuto il mio dispaccio speditovi da Amburgo, è vero, signore? — chiese il capitano dell’''Orulgan'', salutandolo. |
— Avrete ricevuto il mio dispaccio speditovi da Amburgo, è vero, signore? — chiese il capitano dell’''Orulgan'', salutandolo. |
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Il direttore, che stava seduto dietro un ampio scrittoio, ingombro di carte marine, aveva alzata vivamente la testa, guardando curiosamente il comandante. |
Il direttore, che stava seduto dietro un ampio scrittoio, ingombro di carte marine, aveva alzata vivamente la testa, guardando curiosamente il comandante. |
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— Vi aspettava con impazienza, signor Orloff, — disse. — Che cosa vuol dire ciò? Che vi siano ancora dei pirati nell’Atlantico? |
— Vi aspettava con impazienza, signor Orloff, — disse. — Che cosa vuol dire ciò? Che vi siano ancora dei pirati nell’Atlantico? — |
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Orloff, invece di rispondere, estrasse dal portafoglio il documento e glielo porse, dicendogli: |
Orloff, invece di rispondere, estrasse dal portafoglio il documento e glielo porse, dicendogli: |
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— Leggete, signor vice-ammiraglio. Poi mi direte che cosa pensate di ciò. |
— Leggete, signor vice-ammiraglio. Poi mi direte che cosa pensate di ciò. — |
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Il direttore prese la carta e la lesse attentamente, impallidendo a vista d’occhio. |
Il direttore prese la carta e la lesse attentamente, impallidendo a vista d’occhio. |
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— Pare anche a me, — rispose il comandante dell’''Orulgan''. |
— Pare anche a me, — rispose il comandante dell’''Orulgan''. |
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— Raccontatemi in quale modo lo avete ricevuto. |
— Raccontatemi in quale modo lo avete ricevuto. — |
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Orloff si sedette dinanzi allo scrittoio e narrò al direttore quanto gli era toccato quarant’otto ore dopo la sua partenza da Halifax. |
Orloff si sedette dinanzi allo scrittoio e narrò al direttore quanto gli era toccato quarant’otto ore dopo la sua partenza da Halifax. |
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— Era un pallone? — chiese il vice-ammiraglio, il quale appariva molto impressionato. |
— Era un pallone? — chiese il vice-ammiraglio, il quale appariva molto impressionato. |
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— Vi dico di no, — rispose il comandante. — Si trattava d’una macchina che volava meglio d’un |
— Vi dico di no, — rispose il comandante. — Si trattava d’una macchina che volava meglio d’un albatros e con una velocità prodigiosa. |
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— Quante persone vi erano a bordo? |
— Quante persone vi erano a bordo? |