Pagina:Neera - Duello d'anime, Milano, Treves, 1911.djvu/144: differenze tra le versioni

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— Non la vide più?
— Non la vide più?


— Non la vidi più, non ne seppi più, non ne saprò più nulla mai. Oltre un anno la sua immagine mi guidò attraverso l’aspra lotta per la vita spronandomi e confortandomi, e poichè la gentile mi aveva dato un nome di sua scelta, poichè nei nostri colloqui ella mi chiamava Stello, adottai questo nome che mi ricorda l’episodio più soave della mia adolescenza.
— Non la vidi più, non ne seppi più, non ne saprò più nulla mai. Oltre un anno la sua immagine mi guidò attraverso l’aspra lotta per la vita spronandomi e confortandomi, e poichè la gentile mi aveva dato un nome di sua scelta, poichè nei nostri colloqui ella mi chiamava Stello, adottai questo nome che mi ricorda l’episodio più soave della mia adolescenza.<ref>Questa medesima scena si trova, ma raccontata dalla sconosciuta fanciulla, nel volume di Neera ''Anima sola''.</ref>


Stello tacque e Minna pure tacendo si sentì invasa da una inesplicabile e pur dolce malinconia, come un rimpianto, come una sensazione nostalgica di cieli intraveduti e lontani, mentre perdurava fra loro il profumo di quell'amore non nato, di quell'amore impossibile.
Stello tacque e Minna pure tacendo si sentì invasa da una inesplicabile e pur dolce malinconia, come un rimpianto, come una sensazione nostalgica di cieli intraveduti e lontani, mentre perdurava fra loro il profumo di quell'amore non nato, di quell'amore impossibile.