Pagina:Ascensioni umane Fogazzaro.djvu/79: differenze tra le versioni
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paiono sospettare che i libri sacri del Cristianesimo promettono solennemente una evoluzione futura non all’uomo soltanto ma benanco ai bruti e a tutto il Creato. |
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S. Agostino e Darwin 57 |
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La ''expectatio creaturæ'' è bandita da S. Paolo. Secondo S. Paolo, tutta la natura aspira a uno stato superiore che conseguirà quando anche l’umanità sia trasfigurata nello splendore futuro. «Ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis in libertatem gloriæ filiorum Dei. Scimus enim quod omnis creatura ingemiscit et parturit usque adhuc»<ref>«Che anche il mondo creato sarà renduto libero dalla servitù della comunione alla libertà della gloria de’ figliuoli di Dio. Conciossiachè sappiamo che tutte insieme le creature sospirano e sono ne’ dolori del parto fino ad ora». (Versione del {{Sc|Martini}}). ''Ep. ad Rom''. {{Sc|viii}}, 21, 22.</ref> Molti indizi, dice un commentatore cattolico della Bibbia, il teologo Allioli, rispondono, specie nella creazione vivente, nel mondo delle piante e degli animali, alla rivelazione divina comunicataci da S. Paolo; la cupidità, comune alle creature viventi, di formare, di riprodursi, ch’è infallibile segno del loro tendere inconscio a una forma migliore, la costanza di questo impulso, perfino la tristezza impressa nel volto degli animali<ref>Ep. ad Rom. {{Sc|viii}}, nota 33.</ref> Come l’uomo, soggiunge l’Allioli citando |
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paiono sospettare che i libri sacri del Cristianesimo |
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promettono solennemente una evoluzione futura |
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non all'uomo soltanto ma benanco ai bruti e a |
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tutto il Creato. |
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La eapectatio creature è bandita da S. Paolo. |
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Secondo S. Paolo, tutta la natura aspira a uno |
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stato superiore che conseguirà quando anche l’u- |
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manità sia trasfigurata nello splendore futuro. |
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« Ipsa creatura liberabitur a servitute corruptionis |
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in libertatem glorie filiorum Dei. Scimus enim |
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quod omnis creatura ingemiscit et parturit usque |
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adhuc » (1) Molti indizi, dice un commentatore |
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cattolico della Bibbia, il teologo Allioli, rispon- |
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dono, specie nella creazione vivente, nel mondo |
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delle piante e degli animali, alla rivelazione divina |
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comunicataci da S. Paolo; la cupidità, comune |
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alle creature viventi, di formare, di riprodursi, |
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ch'è infallibile segno del loro tendere inconscio a |
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una forma migliore, la costanza di questo impulso, |
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perfino la tristezza impressa nel volto degli ani- |
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mali (1) Come l’uomo, soggiunge l'Allioli citando |
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(1) « Che anche il mondo creato snrà renduto libero dalla ser- |
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via della comunione alla libertà della gloria de’ figliuoli di Dio. |
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Conciossiachè sappiamo che tutte insieme le creature sospirano c |
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sono ne' dolori del parto fino ad ora +, (Versione del MartIMi). Ap, |
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ad Rom, VII, 21, 22. |
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() Lp: ad Rour, VIII, nota 33. |