Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume II (1857).djvu/215: differenze tra le versioni

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seduti sulla soglia rientrarono mettendo alte grida. Nonostante il sopravvenire di un figlio di Quibian, circondato da guerrieri, Diego osservo diligentemente i luoghi, e si ritirò senza che gli fosse recata noia.
CAPITOLO TERZO . 193

seduti sulla soglia rientrarono mettendo alte grida. Nonostante
Dietro la sua relazione fu risoluto l’imprigionamento di Quibian e de’ suoi ufficiali; e l’Ammiraglio incaricò l’Adelantado di porlo ad esecuzione. Don Bartolomeo prese seco ottanta uomini che lo seguirono a due a due a qualche distanza dalla casa di Quibian, nascosi fra gli alberi: indi penetrò, seguito da soli cinque uomini, nella fortezza del Capo, s’impadronì di lui, e trasse un colpo d’archibugio, in udir il quale accorsero gli Spagnuoli imboscati. Incontanente i parenti e gli ufficiali di Quibian, una cinquantina circa, muti della sorpresa, furon parimenti incatenati.
il sopravvenire di un figlio di Quibian, circondato da guerrieri,

Diego osservò diligentemente i luoghi , e si ritirò senza che gli
I vassalli del cacico mettevano urli di disperazione; supplicavano l’Adelantado di rendergli la libertà, offrendo pel suo riscatto un tesoro che dicevano nascosto nella vicina foresta. Ma l’Adelantado non avendo tempo da perdere, per evitare il radunamento della intera tribù, fece immantinente trasportare i prigionieri sulle scialuppe.
fosse recata noia.

Dietro la sua relazione fu risoluto l'imprigionamento di Qui-
Quibian venne fidato alla guardia del primo luogotenente e piloto generale della squadra, Juan Sanchez, un Ercole di gagliardia. Alle raccomandazioni espresse dell’Adelantado, costui rispose con aria da gradasso, che permetteva, se il prigioniero fuggivagli, che gli fosse strappata la barba a pelo a pelo; e tosto prese seco Quibian legato a dovere, lo pose in fondo al canotto, lo legò ad un banco, e discese a seconda del fiume, perchè annottava. Quibian si lamentava de’ suoi ceppi che diceva’essere troppo stretti. Juan Sanchez non era privo di umanità; trovandosi in mare ad una mezza lega dall’imboccatura di Belen, ov’erano ancorate le caravelle, sciolse i ceppi del selvaggio e distaccò la corda che lo teneva fisso alla tavola de’ rematori, contentandosi tenerla in mano. Quibian seguiva attentamente i movimenti dal piloto. Cogliendo l’istante in cui guardava da un altro lato, l’indiano si slanciò nei flutti, cadde come un macigno in fondo al mare e scomparve. La scossa del salto aveva atterrato Juan Sanchez. Quibian, avvezzo a tuffarsi sott’acqua,
bian e de' suoi ufficiali ; e l'Ammiraglio incaricò l'Adelantado
di porlo ad esecuzione. Don Bartolomeo prese seco ottanta uo-
mini che lo seguirono a due a due a qualche distanza dalla casa
di Quibian, nascosi fra gli alberi : indi penetrò, seguito da soli
cinque uomini, nella fortezza del Capo, s'impadronì di lui, e
trasse un colpo d'archibugio, in udir il quale accorsero gli Spa-
gnuoli imboscati. Incontanente i parenti e gli ufficiali di Qui-
bian, una cinquantina circa , muti della sorpresa , furon pari-
menti incatenati.
I vassalli del cacico mettevano urli di disperazione; supplica-
vano l'Adelantado di rendergli la libertà, offrendo pel suo ri-
scatto un tesoro che dicevano nascosto nella vicina foresta, ^la
l'Adelantado non avendo tempo da perdere , per evitare il ra-
dunamento della intera tribù, fece immantinente trasportare i
prigionieri sulle scialuppe.
Quibian venne fidato alla guardia del primo luogotenente e
piloto generale della squadra, Juan Sanehez, un Ercole di gagliar-
dia. Alle raccomandazioni espresse dell'Adelantado, costui rispose
con aria da gradasso, che permetteva, se il prigioniero fuggiva-
gli, che gli fosse strappata la barba a pelo a pelo; e tosto prese
seco Quibian legato a dovere, lo pose in fondo al canotto, lo
legò ad un banco, e discese a seconda del fiume, perchè annot-
tava. Quibian si lamentava de' suoi ceppi che diceva essere
troppo stretti. Juan Sanehez non era privo di umanità; trovan-
dosi in mare ad una mezza lega dall' imboccatura Idi Belen,
ov'erano ancorate le caravelle, sciolse i ceppi del selvaggio e di-
staccò la corda che lo teneva fisso alla tavola de' rematori, con-
tentandosi tenerla in mano. Quibian seguiva attentamente i
movimenti dal piloto. Cogliendo l' istante in cui guardava da un
altro lato, l'indiano si slanciò nei flutti, cadde come un maci -
gno in fondo al mare e scomparve. La sco.ssa del salto aveva
atterrato Juan Sanehez. Quibian, avvezzo a tuffarsi sott'acqua,