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influenza del melodramma sulla musica coincide direttamente con l’intero sviluppo musicale moderno: l’ottimismo latente nella genesi del melodramma e nell’essenza della cultura da questo rappresentata, è, con inquietante celerità, riuscito a spogliare la musica della sua missione universale dionisiaca e a imprimerle il suo carattere fantasmagorico, di mero divertimento; cangiamento, al quale in certo modo è dato paragonare solo la metamorfosi dell’uomo eschileo nell’uomo della serenità alessandrina. |
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CAPITOLO diciannovesimo |
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influenza del melodramma sulla musica coincida |
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Ma se finora, in forza dell’esemplificazione addotta, abbiamo posto la sparizione dello spirito dionisiaco in rapporto diretto con una trasmutazione e degenerazione, che molto stupisce ma che non era stata ancora spiegata, dell’uomo greco; quali speranze mai non dovrebbero sorgere in noi, quando auspicii affatto certi e sicuri ci garentissero nel nostro mondo di oggi {{spaziato|il processo inverso}}, {{spaziato|il graduale}} risveglio dello spirito dionisiaco! Non è possibile che la divina forza di Eracle giaccia eternamente asservita alle voluttà di Onfale. Una potenza è sorta dal fondo dionisiaco dello spirito tedesco, la quale nulla ha di comune con le condizioni primordiali della cultura socratica, né si spiega con queste né si giustifica, anzi è sentita da cotesta cultura come un fatto terribilmente inesplicabile, come prepotentemente ostile: ed è {{spaziato|la musica tedesca}}, quale dobbiamo intenderla principalmente nella sua gagliarda ascesa luminosa da {{AutoreCitato|Johann Sebastian Bach|Bach}} a {{AutoreCitato|Ludwig van Beethoven|Beethoven}}, da Beethoven a {{AutoreCitato|Richard Wagner|Wagner}}. Che cosa sarà |
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direttamente con l’intero sviluppo musicale rno! |
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derno: l’ottimismo latente nella genesi del rae |
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lodramma e nell’essenza della cultura da questo’ |
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rappresentata, è, con inquietante celerità, riuscito |
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a spogliare la musica della sua missione univer |
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sale dionisiaca e a imprimerle il suo carattere |
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fantasmagorico, di mero divertimento; can°-i a mento, |
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al quale in certo modo è dato parago’ |
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nare solo la metamorfosi dell’uomo eschileo nell’uomo |
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della serenità alessandrina. |
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Ma se finora, in forza deU’esemplificazione addotta, |
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abbiamo posto la sparizione dello spirito |
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dionisiaco in rapporto diretto con una trasmutazione |
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e degenerazione, che molto stupisce ma che |
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non era stata ancora spiegata, dell’uomo grecoquali |
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speranze mai non dovrebbero sorgere in noi’ |
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quando auspicii affatto certi e sicuri ci garent |
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isserò nel nostro mondo di oggi il processo |
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inverso, il graduale risveglio dello spirito |
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dionisiaco! Non è possibile che la divina forza |
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di Eracle giaccia eternamente asservita alle voluttà |
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di Onfale. Una potenza è sorta dal fondo |
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dionisiaco dello spirito tedesco, la quale nulla |
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ha di comune con le condizioni primordiali della |
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cultura socratica, né si spiega con queste né si |
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giustifica, anzi è sentita da cotesta cultura come |
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un fatto terribilmente inesplicabile, come prepotentemente |
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ostile: ed è la musica tedesca, |
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quale dobbiamo intenderla principalmente nella |
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sua gagliarda ascesa luminosa da Bach a Beethoven, |
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da Beethoven a Wagner. Che cosa sarà |