Pagina:Morandi - Origine della lingua italiana.djvu/25: differenze tra le versioni
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{{Pt|chè|giacchè}} è naturale che la parola indigena opponesse minor resistenza, quando somigliava ancora alla corrispondente latina, che la veniva opprimendo. |
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<ref follow="p24">regione che corre dall’Himalaia al Capo Nord, dalle foci del Gange a qnelle del Tago. Di questa antichissima lingua non ci rimangono documenti scritti; ma si è già potuto determinarne i caratteri generali, e tentare anche in parte di ricostruirla, per mezzo degli elementi comuni delle lingue derivate da essa; come appunto, se mancasse ogni documento del latino, si potrebbe fino a un certo segno ricostruirne la grammatica e il vocabolario, per mezzo degli elementi comuni delle lingue romanze. Da tali elementi delle lingue indoeuropee si deduce altresì il grado approssimativo di civiltà a cui gli Arii dovevano essere pervenuti; poiché, per citare pochi esempi tra mille, il giogo non si chiamerebbe ''yuga'' in sanscrito, ''jugum'' in latino, ''juk'' |
<ref follow="p24">regione che corre dall’Himalaia al Capo Nord, dalle foci del Gange a qnelle del Tago. Di questa antichissima lingua non ci rimangono documenti scritti; ma si è già potuto determinarne i caratteri generali, e tentare anche in parte di ricostruirla, per mezzo degli elementi comuni delle lingue derivate da essa; come appunto, se mancasse ogni documento del latino, si potrebbe fino a un certo segno ricostruirne la grammatica e il vocabolario, per mezzo degli elementi comuni delle lingue romanze. Da tali elementi delle lingue indoeuropee si deduce altresì il grado approssimativo di civiltà a cui gli Arii dovevano essere pervenuti; poiché, per citare pochi esempi tra mille, il giogo non si chiamerebbe ''yuga'' in sanscrito, ''jugum'' in latino, ''juk'' |