Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/25: differenze tra le versioni
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Chiamai Giulio, con un fischio; e portammo |
Chiamai Giulio, con un fischio; e portammo |
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dentro le biciclette, appoggiandole ad una sfilata di sacchi pieni di farina. I ragazzi si chetarono e si misero subito a guardarle e a toccarle, come se non ne avessero mai viste nè meno una. Gli uomini, senza dir niente a noi, fecero lo stesso; abbassandosi, per vedere meglio, dopo essersi seduti sopra una panca larga un palmo. |
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dentro le biciclette, appoggiandole ad una sfilata |
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di sacchi pieni di farina. I ragazzi si chetarono |
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e si misero subito a guardarle e a toccarle, |
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come se non ne avessero mai viste nè |
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meno una. Gli uomini, senza dir niente a noi, |
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fecero lo stesso; abbassandosi, per vedere meglio, |
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dopo essersi seduti sopra una panca larga |
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Giulio mi disse sottovoce, dandomi una gomitata: |
Giulio mi disse sottovoce, dandomi una gomitata: |
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— Domanda se c’è da dormire. |
— Domanda se c’è da dormire. |
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Ma quella |
Ma quella stessa donna, avendo udito da sè, |
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