Pagina:Cristoforo Colombo- storia della sua vita e dei suoi viaggi - Volume I (1857).djvu/334: differenze tra le versioni

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526 LIBRO SECONDO

Incontanente si diressero verso il fortino; ma non vi giun-
Incontanente si diressero verso il fortino; ma non vi giunsero che a notte buia, e quantunque se lo avessero davanti non era possibile vederlo. La flotta si tenne sulle áncore ad una lega da terra, pel timore degli scogli, sui quali il precedente anno naufrago la ''Santa Maria''. Gli uomini degli equipaggi volgevano con ansia i loro sguardi per le tenebre: speravano veder qualche lume nel fortino, e udir sonare la ritirata o alcun che d’altro; ma non si levava romor di sorta. Sorpreso di questo silenzio, l’ammiraglio fece tirare a polvere due pezzi del maggior calibro, per vedere se rispondessero, perocch’erano molto ben provveduti di munizioni di artiglieria: ma il fragore de’ cannoni dell’ ammiraglio echeggiò da lungi ripercosso, indi si spense nella profondità delle foreste; i cannoni del fortino non risposero: non si udì alcun movimento; non si vide alcun lume: tutto rimase nel silenzio e nell’immobilità della tomba. L’ansia crebbe sulla flotta.
sero che a notte buia, e quantunque se lo avessero davanti non

era possibile vederlo. La flotta si tenne sulle àncore ad una lega
Tuttavia, verso la mezza notte, fu udito un romor di remi: erano due Indiani che chiedevano di parlare all’ammiraglio. Fu loro additata la sua nave; si rifiutarono a salirvi, perchè volevano prima veder Colombo personalmente, non si fidando d’alcun altro. L’ammiraglio venne al parapetto e parlò ad essi; nella loro diffidenza dimandarono un lume per sicurarsi che fosse veramente lui: allora montarono senza esitare, e appena riconosciutolo, mostrarono gran gioia in rivederlo.
da terra ,' pel timore degli scogli , sui quali il precedente anno

naufragò la Sanla Maria. Gli uomini degli equipaggi volgevano
Gli recavano in dono due maschere d’oro da parte di Guacanagari, cugino ad uno d’essi, e parlarono con ischiettezza davanti lo Stato maggiore. Alle dimande di Colombo sulla sorte degli Spagnuoli lasciati colà, risposero con singolar candore che stavano tutti bene, quantunque ne fossero morti diversi di malattia o ne’ combattimenti che avevano fatto tra loro; che altri erano andati a vivere in parte lontana, recando seco ciascuno quattro o cinque donne: dissero altresì che due re, Caonabo e Mayreni, avevano mossa guerra a Guacanagari, e arse le sue abitazioni; che egli era stato ferito nell’una delle gambe; e che un altro giorno egli verrebbe a bordo con essi. Molte volte nella conferenza fu loro dato copiosamente da bere, e se ne andarono verso le tre ore avvinazzati. Pare che in un {{Pt|mo-|}}
con ansia i loro sguardi per le tenebre: speravano veder qualche
lume nel fortino, e udir sonare la ritirala o alcun che d'altro ;
ma non si levava romor di sorta. Sorpreso di questo silenzio ,
l'ammiraglio fece tirare a polvere due pezzi del maggior calibro,
per vedere se rispondessero, perocch' erano molto ben provve-
duti di munizioni di artiglieria: ma il fragore de' cannoni del-
l' ammiraglio echeggiò da lungi ripercosso, indi si spense nella
profondità delle foreste; i cannoni del fortino non risposero:
non si udì alcun movimento; non si vide alcun lume: tutto ri-
mase nel silenzio e nell'immobilità della tomba. L'ansia crebbe
sulla flotta.
Tuttavia , verso la mezza notte , fu udito un romor di remi :
erano due Indiani che chiedevano di parlare all' ammiraglio.
Fu loro additata la sua nave ; si rifiutarono a salirvi, perchè
volevano prima veder Colombo personalmente , non si fidando
d'alcun altro. L' ammiraglio venne al parapetto e parlò ad es-
si : nella loro diffidenza dimandarono un lume per sicurarsi che
fosse veramente lui: allora montarono senza esitare, e appena
riconosciutolo, mostrarono gran gioia in rivederlo.
Gli recavano in dono due maschere d' oro da parte di Gua-
canagari, cugino ad uno d'essi, e parlarono con ischiettezza da-
vanti lo Stato maggiore. Alle dimande di Colombo sulla sorte
degli Spagnuoli lasciali colà , risposero con singoiar candore
che stavano tutti bene , quantunque ne fossero morti diversi
di malattia o ne' combattimenti che avevano fatto tra loro ; che
altri erano andati a vivere in parte lontana , recando seco cia-
scuno quattro o cinque donne: dissero altresì che due re, Cao-
nabo e Mayreni, avevano mossa guerra a Guacanagari , e arse
le sue abitazioni ; che egli era stato ferito nell'una delle gam-
be ; e che un altro giorno egli verrebbe a bordo con essi. Molte
volte nella conferenza fu loro dato copiosamente da bere, e se
ne andarono verso le tre ore avvinazzati. Pare che in un mo-