Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/69: differenze tra le versioni

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<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|3615}}-->ogni tempo, malgrado qualsivoglia spiritualizzazione e qualunque alterazione della natura sono sempre mossi e dominati dalla materia assai piú che dallo spirito, ne segue che i pregi materiali e gli Eroi, dirò cosí, materiali dell’''{{TestoCitato|Iliade}}'', riescano e sieno per sempre riuscire piú amabili e quindi piú interessanti degli Eroi spirituali e de’ pregi morali divisati negli altri poemi epici. E che {{AutoreCitato|Omero|Omero}}, ch’é il cantore e il personificatore della natura, sia per vincer sempre gli altri epici, che hanno voluto essere (qual piú qual meno) i cantori e i personificatori della ragione (perocché veramente gli Eroi dell’''{{TestoCitato|Iliade}}'' sono il tipo del perfetto grand’uomo naturale, e quelli degli altri poemi epici <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|3616}} del perfetto grand’uomo ragionevole, il quale in natura e secondo natura è forse ben sovente il piú piccolo uomo).
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|3615}}-->ogni tempo, malgrado qualsivoglia spiritualizzazione e qualunque alterazione della natura sono sempre mossi e dominati dalla materia assai piú che dallo spirito, ne segue che i pregi materiali e gli Eroi, dirò cosí, materiali dell’''{{TestoCitato|Iliade}}'', riescano e sieno per sempre riuscire piú amabili e quindi piú interessanti degli Eroi spirituali e de’ pregi morali divisati negli altri poemi epici. E che {{AutoreCitato|Omero|Omero}}, ch’é il cantore e il personificatore della natura, sia per vincer sempre gli altri epici, che hanno voluto essere (qual piú qual meno) i cantori e i personificatori della ragione (perocché veramente gli Eroi dell’''Iliade'' sono il tipo del perfetto grand’uomo naturale, e quelli degli altri poemi epici <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|3616}} del perfetto grand’uomo ragionevole, il quale in natura e secondo natura è forse ben sovente il piú piccolo uomo).


Del resto, par che {{AutoreCitato|Omero|Omero}} medesimo sacrificasse e fosse strascinato dalla crescente ragione e civiltà, quando avendo nell’''{{TestoCitato|Iliade}}'' modellato il perfetto guerriero con sí felice successo volle poi nella vecchiezza (per quanto si dice dell’epoca dell’''{{TestoCitato|Odissea}}'') modellare il perfetto politico; un guerriero giovane, un maturo e quasi vecchio politico; certo con poco felice riuscimento, e men felice di quello degli altri poeti che lui seguirono, i quali fecero i loro Eroi poco amabili, dov’egli il fece poco meno che odievole. E ben era ragione che cosí fosse, perché quella era ancor l’epoca della natura, e troppo imperfetta era la ragione perch’altri potesse con buono esito modellare un carattere che avesse ad esser perfetto secondo lei, ed avere in lei il principio e la ragion della sua bontà e perfezione, ossia del suo esser buono e lodevole ec. (3-6 ottobre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3768}}.
Del resto, par che Omero medesimo sacrificasse e fosse strascinato dalla crescente ragione e civiltà, quando avendo nell’''Iliade'' modellato il perfetto guerriero con sí felice successo volle poi nella vecchiezza (per quanto si dice dell’epoca dell’''{{TestoCitato|Odissea}}'') modellare il perfetto politico; un guerriero giovane, un maturo e quasi vecchio politico; certo con poco felice riuscimento, e men felice di quello degli altri poeti che lui seguirono, i quali fecero i loro Eroi poco amabili, dov’egli il fece poco meno che odievole. E ben era ragione che cosí fosse, perché quella era ancor l’epoca della natura, e troppo imperfetta era la ragione perch’altri potesse con buono esito modellare un carattere che avesse ad esser perfetto secondo lei, ed avere in lei il principio e la ragion della sua bontà e perfezione, ossia del suo esser buono e lodevole ec. (3-6 ottobre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3768}}.