Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/511: differenze tra le versioni

Utoutouto (discussione | contributi)
Utoutouto (discussione | contributi)
mNessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 7: Riga 7:
Solo un secolo dopo, la visitandina Margherita Maria Alacoque manifestò una rivelazione, dove le era imposta la devozione al sacro cuore di Gesù. Le superiore del suo convento di Paray-le-Monial reluttarono gran tempo a darle ascolto: al fine è tenuta come una santa; teologi profondi attingono da lei lumi superni; la devozione del Sacro Cuore si diffonde: il padre De la Colombière, uno de’ più insigni gesuiti, la propagò nell’Inghilterra, allora gelosissima contro i Cattolici, mentre nella Francia filosofistica e giansenista era invano combattuta. Subito si istituirono congregazioni sotto quel nome, e la devozione ne crebbe tanto, che monsignore Belsunce, eroe della peste a Marsiglia, consacrò questa città al Sacro Cuore nel 1720. Vedutone universalizzato il culto. {{AutoreCitato|Papa Clemente XIII|Clemente XIII}} nel 1763 ne decretò la festa. La nuova devozione s’attribuì a intrugli gesuitici, talchè contro di essa sbraitavano quanti erano ostili a quella compagnia, e il Ricci con una pastorale del 1781 la interdisse nella sua diocesi.
Solo un secolo dopo, la visitandina Margherita Maria Alacoque manifestò una rivelazione, dove le era imposta la devozione al sacro cuore di Gesù. Le superiore del suo convento di Paray-le-Monial reluttarono gran tempo a darle ascolto: al fine è tenuta come una santa; teologi profondi attingono da lei lumi superni; la devozione del Sacro Cuore si diffonde: il padre De la Colombière, uno de’ più insigni gesuiti, la propagò nell’Inghilterra, allora gelosissima contro i Cattolici, mentre nella Francia filosofistica e giansenista era invano combattuta. Subito si istituirono congregazioni sotto quel nome, e la devozione ne crebbe tanto, che monsignore Belsunce, eroe della peste a Marsiglia, consacrò questa città al Sacro Cuore nel 1720. Vedutone universalizzato il culto. {{AutoreCitato|Papa Clemente XIII|Clemente XIII}} nel 1763 ne decretò la festa. La nuova devozione s’attribuì a intrugli gesuitici, talchè contro di essa sbraitavano quanti erano ostili a quella compagnia, e il Ricci con una pastorale del 1781 la interdisse nella sua diocesi.


Quanto il Sacro Cuore dai Gesuiti, tanto dai Francescani era commendata la ''Via Crucis'', e questa pure il Ricci impedì, o almeno ordinò una variazione in cinque delle stazioni, non espressamente indicate nell’evangelico racconto. Ne nacque disputa calorosissima, a cui presero parte il Bettinelli, l’{{AutoreCitato|Ireneo Affò|Affò}}, e principalmente Giovanni
Quanto il Sacro Cuore dai Gesuiti, tanto dai Francescani era commendata la ''Via Crucis'', e questa pure il Ricci impedì, o almeno ordinò una variazione in cinque delle stazioni, non espressamente indicate nell’evangelico racconto. Ne nacque disputa calorosissima, a cui presero parte il Bettinelli, l’Affò, e principalmente Giovanni