Pagina:Le mille ed una notti, 1852, V-VI.djvu/71: differenze tra le versioni

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Schaibar fu comparso alla porta, tutti quelli che lo videro, colti da terrore alla vista d’oggetto sì spaventoso, si nascosero alcuni nelle botteghe o nelle case, delle quali chiusero le porte; altri, dandosi alla fuga, comunicarono egual terrore a quelli che incontravano, i quali voltarono subito strada, correndo a tutte gambe senza guardarsi indietro. Per tal modo mano mano che Schaibar ed Ahmed progredivano a passi misurati, trovarono una totale solitudine in tutte le vie e nelle piazze sino al palazzo. Colà i custodi, invece d’impedire almeno che il nano non entrasse, fuggirono, chi da una parte, chi dall’altra, e lasciato così libero l’ingresso, il principe e Schaibar inoltraronsi senza ostacoli sino alla sala del consiglio, dove il sultano, seduto sul trono, dava udienza, ivi pure entrando senza impedimento, giacchè gli uscieri avevano abbandonato il posto appena ebbero veduto comparire il deforme omicciattolo.
Schaibar fu comparso alla porta, tutti quelli che lo videro, colti da terrore alla vista d’oggetto sì spaventoso, si nascosero alcuni nelle botteghe o nelle case, delle quali chiusero le porte; altri, dandosi alla fuga, comunicarono egual terrore a quelli che incontravano, i quali voltarono subito strada, correndo a tutte gambe senza guardarsi indietro. Per tal modo mano mano che Schaibar ed Ahmed progredivano a passi misurati, trovarono una totale solitudine in tutte le vie e nelle piazze sino al palazzo. Colà i custodi, invece d’impedire almeno che il nano non entrasse, fuggirono, chi da una parte, chi dall’altra, e lasciato così libero l’ingresso, il principe e Schaibar inoltraronsi senza ostacoli sino alla sala del consiglio, dove il sultano, seduto sul trono, dava udienza, ivi pure entrando senza impedimento, giacchè gli uscieri avevano abbandonato il posto appena ebbero veduto comparire il deforme omicciattolo.