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conducendosi all’altra rippa, acciò cosi tenessero l’inimico più lontano, & havessero più agio d’estendersi, & rovinare d’ogni parte il Trentino. Tanto gli erano, di giorno in giorno, successe le cose, conforme il lor desiderio, che già stavano sicuri, & certi non sarebbon passati trè giorni, che spaventati li Trentini, sarebbono venuti genuflessi, e con le chiavi in mani à soggetarsi al loro Impero. Per questo andavano più rimessi, transcurando ogni fatica.
CÒllduCCllflnll all'alrra rippa, acciò coli tenelìero l'inimico più loiimiio, 64 haucfl'ero più atrio d'ci'tendcrfi, 6: roujnarc d’ogni parte il Trentino . Tanto g ierano , di giornoin giorno , fucccl'. 'li: le cole, conforme il lor defiderio ,ehe già Italiano ficuti, 6g, certi non farebbe" palsari rrègioriii, chefpaucnrari li Trentini, farcbbono venuti genuflcl'li, ecoii le chiaui. in manià foggetàifi alloro Impero. Perqueflto andauano pii‘i iimefli , iranfcurando ognifatica. Mentre coli ficuri, anni dellavirmria liteueuano gli Veneri , fiì sfidato à duello Antonio Maria Sanlìuerino, figli- uolo del l'udeno Roberro, da Giou‘anm Conte Sunnemburgh Alemano, liuomodi fingolar fortezza; comminciara quella (in. golar baitaiflia fù r‘ivifla d'ambiin Eièrciri baiurn ì (una l'Alc- mano , qua mentre il Veneto l’opprimeuri, agiiuun con lc rrinoc- cliia, 65 cercauai'n quella parte ferirlo clone li congiunge ai cqi- razza conl‘clmo , nella gola , l'Alcmano dall’altra parte, iicl m0- dn, che li rinomina refupi'no conrendcndo,sforznndoli,e valore. (ameni: combntcndo ramo fece, che ferì l'Iralinno,che gli era lbyrn col flillo, rotto ln corazza nelle reni, oue la feliu emorra- le, rcfltimlo in cnrelh guifi vinto, efinporercdcll'Alcmano quellmch'em Clcdlllu vincirorc.
{{Annotazione a lato|''Duello.''}}
Mentre cosi sicuri, & certi della vittoria si tenevano gli Veneti, fù sfidato à duello Antonio Maria Sanseverino, figliuolo del sudetto Roberto, da Giovanni Conte Sunnemburgh Alemano, huomo di singolar fortezza; comminciata quella singolar battaglia fù à vista d’ambi gli Eserciti batuto à terra l’Alemano, qual mentre il Veneto l’opprimeva, agitava con le ginocchia, & cercava in quella parte ferirlo dove si congiunge la corrazza con l’elmo, nella gola, l’Alemano dall’altra parte, nel modo, che si ritrovava resupino contendendo, sforzandosi, e valorosamente combatendo tanto fece, che ferì l’Italiano, che gli era sopra col stillo, sotto la corazza nelle reni, ove la ferita è mortale, restando in cotesta guisa vinto, & in potere dell’Alemano quello, ch’era creduto vincitore.


In qucfio niciirm gliTrcniini clic liaueiiano benil'limo {pini gli pclîlìcriiù Cvufiàlide Veneti,iutu',conformcl'ordincllabili. m,rcpcunnamcme vlcironodz Monti; d'ogni parte alzano le gri- da, fircpiinno,battonu gli Tamburi, c romorcggiando all’im. prouifo pareunmhc iuiil martial impero, 5: furore, folle ac- camyato. Sembraua chele caueruc vnmìralrcro d‘efni parte huo- miniarmad , nonin altro modo , che diil ventre dc Cauallo Tro. inno vlcirono gli l‘ulilaii Greci. Lampuggiano gli Fcudi, folgo- rcggianolielnii,infiemc (il che rcudcuamaggiorl‘paucnro)con gl’increfimri FEllflCCl‘li .
In questo mentre gli Trentini che havevano benissimo spiati gli pensieri, & consigli de Veneti, tutti, conforme l’ordine stabilito, repentinamente escirono da Monti; d’ogni parte alzano le grida, strepitano, battono gli Tamburi, e romoreggiando all’improviso pareva, che ivi il martial impeto, & furore, si fosse accampato. Sembrava che le caverne vomitassero d’ogni parte huomini armati, non in altro modo, che dal ventre de Cavallo Troiano uscirono gli soldati Greci. Lampeggiano gli scudi, folgoreggiano li elmi, insieme (il che rendeva maggior spavento) con gl’increspati penacchi.


Gli Veneri ubim , che videro gli Monti chiuli,& ellî circonda- Ilda roldnri , 8€ clic gli nemici con {paueiireiioli lidi gli erano adoll'o, folle per buon: forte della Città, ò loro filigrana, imi- moriti uiiri,ncl primo all'alto; {i {parlero , {coni i liarciii qua.
Gli Veneti subito, che videro gli Monti chiusi, & essi circondati da soldati, & che gli nemici con spaventevoli gridi gli erano adosso, fosse per buona sorte della Città, ò loro disgratia, intimoriti tutti, nel primo assalto; si sparsero, scompigliare in questa guisa le squadre, si misero in disordine, e ciascuno cercando salvarsi con la fuga.
{L1 guifa le (quadre, li mifero in dil'ordine, e cial'cguiio cercan- do lriluni'li con la fiiga.


{{Annotazione a lato|''Venetiani scacciati.''}}
GliTrciiiini dall‘altro canto, infieme con la fanteria Alcmm nn,inu'.1cci.ninno In codadc fiigiti,ficmmentc perleguimndoli, gli cacciauano fiì falli, con facto, 6': daidicriidclmente gli ain- mazzmiann, li clic gran tempo confumnrono nelle vcciilinni v.
Gli Trentini dall’altro canto, insieme con la fanteria Alemana, intracciavano la coda de fugiti, fieramente perseguitandoli, gli cacciavano frà sassi, con saete, & dardi crudelmente gli ammazzavano, si che gran tempo consumarono nelle uccisioni.