Rime (Stampa)/Rime d'amore/CLXXXIII: differenze tra le versioni

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<poem>
Deh consolate il cor co’ vostri rai
questo almen poco spazio, che m’avanza
de la vostra vicina lontananza,
ch’io non vedrò con gli occhi asciutti mai.
Lasciate i vostri amati colli e gai,
a voi sì cara e a me nemica stanza,
colli, c’hanno imparato per usanza
a farmi oltraggio sì sovente omai.
Già senza voi non fia manco fiorita
la chioma de’ bei colli, dov’io forsi
resterò, senza voi, senza la vita.
Che cosa è, conte, a la pietate opporsi,
se non negare a chi dimanda aita
i suoi pietosi, i suoi dolci soccorsi?
</poem>